Si è svolta oggi, martedì 1° luglio 2025, alle ore 14.30, la cerimonia di giuramento dei 16 nuovi agenti del Corpo forestale della Valle d’Aosta, alla presenza del Presidente della Regione Renzo Testolin, dell’Assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Marco Carrel e del Comandante Luca Dovigo. L’evento si è tenuto in forma solenne e ha segnato il compimento del percorso di formazione degli allievi forestali, pronti ora a entrare in servizio nelle varie stazioni dislocate sul territorio.
Nel corso della cerimonia, i nuovi agenti hanno pronunciato il loro impegno formale per la tutela dell’ambiente e del patrimonio naturale valdostano, un atto simbolico e concreto che apre le porte a una carriera a servizio della comunità e della montagna.
L’Assessore Carrel ha espresso parole di orgoglio e fiducia nei confronti dei nuovi entrati:
“Sono il futuro del nostro Corpo Forestale – ha dichiarato – e sono certo che sapranno svolgere il loro lavoro con passione e professionalità, contribuendo a preservare la bellezza e la sicurezza del nostro territorio.”
Anche il Presidente Testolin ha voluto rimarcare il ruolo strategico del Corpo forestale regionale, sottolineando che
“Abbiamo bisogno del vostro entusiasmo e della vostra professionalità per affrontare le tante sfide che ci attendono. Il vostro sarà un compito delicato, ma di grande valore per tutta la comunità valdostana.”
Ecco i 16 nuovi agenti del Corpo Forestale regionale e le loro sedi di assegnazione:
Endy Baloire – Stazione forestale di Antey-Saint-André
Fabio Borettaz – Gaby
Didier Cuneaz – Aosta
Mirko De Pascalis – Nus
Martina Del Col – Pré-Saint-Didier
Kevin Favre – Pont-Saint-Martin
Maurizio Macori – Valpelline
Emilie Milliery – Nus
Michel Henri Noyer – Aosta
Giorgia Poli – Arvier
Elisa Prot – Villeneuve
Stéphanie Rolland – Pont-Saint-Martin
André Ezio Roveyaz – Pré-Saint-Didier
Jordi Sarteur – Brusson
Massimiliano Zani – Châtillon
Yanick Zublena – Verrès
Con il loro ingresso in servizio, il presidio forestale regionale si rafforza ulteriormente, in un periodo in cui il cambiamento climatico, il dissesto idrogeologico e la pressione antropica pongono nuove sfide alla tutela del territorio alpino.