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POLITICA | 16 giugno 2015, 09:30

LIBERTA OPINIONE: Marco Rizzo detta ai compagni del Pc le regole ai compagni per uso social-network

LIBERTA OPINIONE: Marco Rizzo detta ai compagni del Pc le regole ai compagni per uso social-network

Basta la premessa per capire che le libertà di Maro Rizzo, segretario del Partito Comunista, sono un'altra cosa rispetto al comune intendere le libertà di opinione.

Infatti, sul sito del Partito Comunista si legge: "La natura dei social-network spinge oggettivamente all’indivividualismo e alle peggiori performance di protagonismo. Serve quindi regolamentare il loro uso, seguendo le ispirazioni della dottrina leninista dell’organizzazione. Le discussioni politiche vanno fatte dentro le strutture del Partito. I pareri e le elaborazioni dei singoli compagni andranno ad arricchire la linea elaborata collettivamente. Queste le regole votate all’unanimità al CC del 6 maggio 2015.

*E’ fatto assoluto divieto a ogni iscritto al Partito (tanto più se dirigente) a fare considerazioni e analisi politiche generali autonome.

*Queste spettano solo all’account nazionale, a quello del segretario generale, a quello del Ful e del Fronte della Gioventu’ Comunista.

*E’ inoltre vietato ‘taggare’ altri membri del Partito sempre su questioni politiche, storiche, filosofiche e culturali.

*E’ invece auspicabile che i membri del Partito e del CC promuovano, condividano e tagghino i post degli organi nazionali.

*E’ fatto assoluto divieto ad usare bandiere o simboli del Partito nell’immagine del proprio account personale. Le bandiere ed i simboli del Partito sono esclusivamente rappresentate negli account di Partito ad ogni livello (da quello centrale sino a quello di cellula).

 *Le stesse modalità di comportamento spettano, a cascata, per i militanti e dirigenti a livello regionale e di federazione.

*Tutti gli account di Partito (da quelli regionali a quelli della singola cellula) devono comunicare riservatamente alla Direzione Centrale (nella persona del Coordinatore) la password.

*La pubblicazione di fotografie e filmati di manifestazioni del Partito devono esser improntate alla massima efficacia propagandistica e consapevolezza politica dell’evento.

Evviva la democrazia. Beppe Grillo ha molto da imparare.

aostacronaca.it

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