Non so chi sia Cip né chi sia Ciop ma so che come i due scoiattoli dei cartoni animati tengono sotto scacco la Valle d’Aosta e hanno stancato i valdostani che pensano seriamente ad andare alle urne per lasciare a casa gli opportunisti.
Cip e Ciop hanno provocato la crisi in Regione. Cip non chiede nulla per lui, ma Ciop si è messo in testa di diventare presidente della Regione. Ciop si è vantato di aver portato Cip nella lista dell’Uv ; bell’acquisto! Tutti pensavano che Cip fosse stato portato in lista da Augusto Rollandin. Cip dice che non sopporta più Rollandin presidente. Forse vuole tirare la volata a Ciop. E intanto la Valle d’Aosta soffoca.
Per Cip la politica è diventata una questione personale contro Rollandin che, con i suoi voti, ha permesso all’Uv di conquistare quel tredicesimo seggio occupato in Regione da Cip.
Cip e Ciop si sono candidati nella lista dell’Uv ben sapendo che il più amato dai valdostani era ed è Augusto Rollandin. Ma allora andava bene perché era funzionale al loro disegno di avere ghiande garantite per cinque anni. Diversamente avrebbero dovuto andarsele guadagnare con il lavoro.
Cip e Ciop continuano ad alzare l’asticella. Chiedono sempre di più perché dalla quercia unionista voglio passare sui rovi dell’opposizione che offre loro solo gratacul.
E allora Cip e Ciop continuano, sostenuti da chi ha fatto fortuna in posti di lavoro ottenuti per raccomandazione o chiamate dirette, a tenere sotto ricatto i valdostani. Sarebbe bello se i politichini che tengono in scacco il popolo valdostano e che predicano moralità, etica e accusano Rollandin di aver creato un sistema clientelare, quando loro stessi hanno ricevuto incarichi e sono stati assunti dal ‘potente di turno’, pubblicassero nel sito web del Consiglio Valle il punteggio riportato nei concorsi o il curriculum presentato per ricevere l’incarico.
I valdostani iniziano ad averne le scatole piene dei tanti Cip e Ciop che minacciano lo scioglimento anticipato del Consiglio Valle, ma che si guardano bene dal creare le condizioni dimettendosi. Cip e Ciop vogliono cambiare quercia ma hanno timore di cadere dalla padella alla brace.
Cip e Ciop dimenticano che non è la carica che fa l’uomo ma è l’uomo che fa la carica. E Cip e Ciop qualunque carica possano ricoprire sono destinati a rimanere Cip e Ciop. E lo abbiamo visto anche nel recente passato, oltre che nel presente.
P.S: Tutto questo anche se i gli degni compagni di Cip e Ciop sono numerosi e la mia nota diventerebbe troppo lunga.