Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta si prepara a una nuova, densa tornata di lavori. Mercoledì 18 e giovedì 19 giugno 2025, a partire dalle ore 9.00, i consiglieri si ritroveranno nell’aula consiliare del Palazzo regionale per affrontare un ordine del giorno che spazia dai grandi temi istituzionali alle urgenze del vivere quotidiano valdostano. Oltre 60 tra comunicazioni, interrogazioni, interpellanze e mozioni compongono una due giorni che si preannuncia intensa e altamente rappresentativa della complessità politica, sociale e culturale del territorio.
Si comincerà con le comunicazioni del Presidente del Consiglio e del Presidente della Regione, per poi passare all’approvazione dei verbali della scorsa seduta. Subito dopo, sarà affrontata una comunicazione di variazione al bilancio regionale 2025–2027, primo snodo politico rilevante che farà da termometro per i futuri equilibri in aula.
Tra le questioni centrali emergono le criticità strutturali e organizzative del carcere di Brissogne, le preoccupazioni per i dirigenti scolastici in vista del nuovo anno, il destino della sede INPS regionale, le concessioni idroelettriche e i rapporti con lo Stato su riserve nei concorsi pubblici come quello della Guardia di Finanza.
Accanto alle problematiche più urgenti, non mancano proposte capaci di guardare oltre l’immediato. Una mozione chiede l’attivazione di un corso di laurea in Scienze e Tecnologie della Montagna presso l’Università della Valle d’Aosta, con l’obiettivo di formare professionalità legate al territorio. Un’altra mira a valorizzare il cammino della “Gran Balconata del Cervino” inserendolo nei principali portali turistici regionali.
Numerose interpellanze e interrogazioni toccano poi temi vicini ai cittadini: la gestione delle case di riposo, il servizio di ossigeno medicale, la messa in sicurezza dei torrenti, il sostegno agli alunni con disabilità, i nuovi modelli per i servizi mortuari, la dipendenza da droghe di nuova generazione e le strategie per ridurre i costi della depurazione delle acque.
Non manca l’impronta etica: una mozione chiede al Governo regionale di interrompere ogni rapporto con le istituzioni israeliane, mentre si discutono anche il futuro del canile regionale, il coordinamento dei servizi sociali e l’inserimento della maculopatia nei LEA, i livelli essenziali di assistenza.
Il Consiglio regionale, anche in questa occasione, si conferma spazio vivo di confronto e indirizzo politico. L’ampiezza e la varietà dei temi in discussione restituiscono l’immagine di una Regione che non solo amministra, ma riflette su se stessa e guarda avanti, cercando risposte complesse a domande complesse.