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VIABILITÀ E MOBILITÀ | 01 aprile 2014, 09:21

VIABILITA': Zone blu, stop alle multe sforamento orario, ed è caos

Bruno Albertinelli, presidente Federconsumatori VdA

Bruno Albertinelli, presidente Federconsumatori VdA

"Non possiamo essere lasciati soli a decidere, occorre un certo coordinamento da parte dello Stato. E comunque allo stato attuale non sapremmo quali tariffe applicare al posto delle multe".

E' il commento del vicesindaco di Aosta, Alberto Follien, alla decisione del Governo di non far più pagare le multe a chi sfora l'orario di parcheggio nelle zone blu. Secondo la direttiva del ministero dei Trasporti, i Comuni possono da ora decidere di far pagare, invece della multa, una semplice differenza agli automobilisti 'in ritardo' sull'orario di scadenza del parcheggio. Un sistema in uso da anni nella trafficata città di Genova e anche a Sassari, dove chi lascia l'auto in sosta per un tempo superiore a quello indicato sul ticket ha 60 giorni di tempo per pagare la differenza calcolata sull'importo orario: se la sosta per un'ora è di 1 euro, chi ritarda di un'altra ora ne paga 2, chi ritarda due ore ne paga 3 e via di questo passo. Trascorsi due mesi per chi non ha pagato scatta una salata multa.

Al Comune di Aosta questa prassi non convince: "Se uno paga un'ora, non può restare in sosta il doppio del tempo, o mezza giornata - spiega Follien - perchè lo scopo delle zone blu è proprio quello di creare una rotazione nei parcheggi, di modo che ne possano usufruire tutti gli automobilisti. Quando paga e stampa il ticket, uno deve sapere quanto tempo dovrà restare in sosta".

Sul 'caos zone blu' interviene anche FederconsumatoriVdA, precisando che "nell'incontro del 27 marzo scorso, il Governo e l'Anci dovevano discutere sulla vicenda dei parcheggi con le strisce blu - si legge in una nota dell'associazione presieduta da Bruno Albertinelli - autorevoli pareri ministeriali, infatti, avevano sostenuto la non applicabilità delle multe a chi prolungava la sosta oltre l'orario pagato, ma che si doveva semplicemente pagare la differenza di tariffa. Dall'incontro, però, è scaturito, un cambiamento d'impostazione: infatti, la multa può essere ugualmente fatta, sempre che i Comuni abbiano adottato una "specifica previsione" (?). La classica soluzione all'italiana...".

In realtà il Ministero dà facoltà ai Comuni di decidere quali tariffe applicare per il pagamento della differenza oraria. "Il Governo ha, in sostanza, deciso di stare dalla parte dei Comuni, permettendo che le sanzioni vengano di nuovo applicate come prima. Alla base di tale decisione non c'è una legge o il Codice della strada, ma semplicemente un regolamento Comunale. Ora potrà accadere, per assurdo, che la sanzione sia diversa per ogni Comune". 

Secondo la Federconsumatori, "l'Anci poteva esprimersi con più rispetto nei confronti dei cittadini già pesantemente tassati, indicando come procedura applicabile, quella già in opera nel comune di Sassari, che dà 60 giorni di tempo al cittadino/consumatore per mettersi in regola pagando la differenza tariffaria".

E' necessario quindi, secondo Federconsumatori, "trovare quanto prima una soluzione condivisa tra tutti i soggetti in campo, per evitare un'ulteriore spaccatura tra il cittadino e le istituzioni ma, in particolar modo, per uniformare la procedura su tutto il territorio nazionale".

p.g.

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