“E’ fondamentale, per vincoli storici, culturali, sociali, ambientali, amministrativi e per il fondamentale presidio del territorio, mantenere l’esistenza e l’autonomia degli attuali 74 Comuni della Valle d’Aosta”. In questi termini sé è espressa l’assemblea dei vertici e degli amministratori della Stella Alpina.
“E’ comunque necessario – secondo il Movimento – favorire le soluzioni che consentano, a parità di efficienza di servizi resi alla comunità, risparmi significativi della spesa pubblica, attraverso l’esercizio associato di funzioni e servizi”. La Stella alpina evidenzia, poi, che “nell’ eventualità due o più Comuni esprimano il desiderio di unirsi tra di loro, è importante ricorrere allo strumento del referendum consultivo che però deve rivolgersi solamente agli abitanti dei Comuni interessati”.
Nella sostanza Stella alpina boccia la proposta di referendum formulata nelle scorse settimane dell’Uv. I vertici dell’edelweis invitano “a sviluppare una riflessione sulla utilità o meno delle attuali Comunità Montane e degli Enti che eventualmente le sostituiranno, in quanto non sempre le stesse, in passato, hanno raggiunto quei livelli di efficienza e di economicità che erano alla base della loro costituzione”.











