/ POLITICA

POLITICA | 24 dicembre 2013, 08:37

CARCERI: Formento Dojot, 'no a un Garante detenuti in mano al Governo'

Il Garante dei detenuti per la Valle d'Aosta, Enrico Formento Dojot

Il Garante dei detenuti per la Valle d'Aosta, Enrico Formento Dojot

Un deciso 'no' alla figura di un Garante nazionale dei detenuti dipendente dal Governo e dunque "non autonomo, non terzo, non indipendente" è stato sottoscritto in una nota da Enrico Formento Dojot, Garante dei detenuti e difensore civico della Valle d'Aosta. Insieme alla sua, le firme di altri dieci Garanti regionali.

Sotto accusa, "l'introduzione con decreto legge di un ufficio istituito presso il ministero di Giustizia, e di componenti, compreso il Garante nazionale, nominati dal Consiglio dei Ministri". Da tempo, la proposta dei Garanti locali per la figura nazionale ha invece "i requisiti della collegialità e dell'indipendenza, una designazione di tipo parlamentare, un continuo raccordo con i Garanti territoriali".

"Non possiamo che esprimere sconcerto e imbarazzo" - scrivono - per una iniziativa legislativa tanto attesa quanto giunta "con caratteristiche diverse da quelle che impongono le convenzioni internazionali ed ancor prima la logica". Ricordando i protocolli internazionali Onu già ratificati in Italia e le norme nazionali che delineano la figura nazionale, gli 11 garanti territoriali richiamano la legge che prevede nei carceri "visite periodiche, effettuate da organismi indipendenti internazionali e nazionali, nei luoghi in cui si trovano persone private della libertà, allo scopo di prevenire la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti".

"Un Garante dipendente dall'esecutivo - precisano - svuota di significato il lavoro difficile di questi anni, l'assunzione di un ruolo di authority, l'affermazione della propria autonomia". 

p.g.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore