Era stata scoperta e denunciata nel novembre scorso, quando i carabinieri della caserma di Gressoney avevano scoperto il 'giro' di droghe leggere gestito dall'imputata e rivolto a 'clienti' giovanissimi.
E' iniziato questa mattina, nell'aula del Tribunale di Aosta, il processo a carico di una 47enne originaria di Genova e da anni residente nella valle del Lys, che e' accusata di aver utilizzato il figlio poco più che quattordicenne per spacciare sostanze stupefacenti. A rappresentare la pubblica accusa e' il pm Pasquale Longarini.Il processo ha preso il via con le audizioni dei testimoni, tra cui molti giovani consumatori.
Secondo le indagini dei militari dell'Arma, la vendita e il consumo di droga avveniva per lo piu' in casa dell'imputata e nei boschi dei comuni della Valle del Lys. Le indagini erano iniziate con un'attività informativa (scaturita da segnalazioni attendibili), seguita da interrogatori dei minori, accompagnati in caserma dai genitori (che hanno collaborato), nonché da diverse perquisizioni domiciliari. Il marito della 47enne sarebbe stato all'oscuro di tutto, e non è stato indagato.