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FEDE E RELIGIONI | 23 giugno 2025, 12:00

Courmayeur, Messa bilingue con coro valdostano: una primizia che parla alla fede e all’identità

Domenica 22 giugno, nella parrocchia di Courmayeur, si è celebrata una SS. Messa in italiano e francese animata dalla cantoria di Saint-Martin-de-Corléans, con Don Ferdinand e Don Gregorio all’altare. Un’iniziativa dal forte valore simbolico che riaccende la riflessione sul bilinguismo anche nella liturgia

foto REnzo Pieropan

foto REnzo Pieropan

Una celebrazione tra fede, musica e identità. Domenica 22 giugno 2025, la parrocchia di Courmayeur ha ospitato una SS. Messa bilingue, celebrata da Don Ferdinand e concelebrata da Don Gregorio, con la cantoria di Saint-Martin-de-Corléans a impreziosire la liturgia.

Non si è trattato solo di una celebrazione domenicale, ma di una vera e propria “primizia” ecclesiale e culturale. Il coro diretto da Iris Boniface Stevenin, accompagnato all’organo dal prof. Paolo Torrente, ha trasportato a Courmayeur lo spirito della comunità di Saint-Martin, dove ogni domenica alle 9.30 si celebra l’unica Messa festiva in lingua francese della regione.

Proprio questo è il cuore dell’iniziativa: Don Gregorio, che ha guidato per anni la parrocchia di Saint-Martin, ha fortemente voluto coinvolgere l’intero gruppo di promotori della liturgia in lingua madre. Un gesto di continuità, ma anche di riconoscimento per un’esperienza che coniuga fede e cultura locale.

L’inizio della celebrazione ha subito catturato l’attenzione dei numerosi partecipanti con un “incipit” che ha destato curiosità e apprezzamento: il francese e l’italiano si sono alternati armoniosamente, segno tangibile di una Valle d’Aosta che, anche nella preghiera, può parlare con entrambe le sue lingue ufficiali.

Al termine, non sono mancati i ringraziamenti: a Don Gregorio per l’iniziativa, a Don Ferdinand per la guida spirituale, e soprattutto al coro, che ha saputo trasmettere emozione e senso di appartenenza.

Un esempio che merita di essere seguito, anche oltre Courmayeur. Perché da piccoli gesti può nascere un rinnovato percorso di fede bilingue nella nostra regione. E da una Messa, forse, può partire anche una riflessione più ampia: sulla Chiesa, sulla comunità, e – perché no – sulla politica.

pi/rp

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