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POLITICA | 14 febbraio 2013, 08:49

ENTI LOCALI: Introd vuole un nuovo ponte e un acquedotto moderno

Il 'pont nou' di Introd

Il 'pont nou' di Introd

Il giro d'orizzonte di valledaostaglocal tra i comuni valdostani ha raggiunto Introd, dove il consigliere comunale indipendente Bruno Rollandoz traccia una mappa delle necessità segnalate dai residenti.

Quali urgenze, nell'ambito del programma di opere da realizzare, si trova ad affrontare oggi l'amministrazione comunale?

"I comuni di montagna come il nostro stanno soffrendo più di altri i disagi economici causati dal patto di stabilità. Purtroppo, però, Introd necessita al più presto di opere pubbliche indispensabili ma anche piuttosto costose. Si tratta di intervenire per risolvere due problemi ormai assillanti: il primo è quello dei due ponti sulla Dora di Rhemes, il secondo è quello del vecchio acquedotto".

Per quali motivi è divenuto impellente mettere mano ai progetti esecutivi di questi lavori?

"Il 'pon viou' ha duecento anni, il 'pon nou' ne compirà cento nel 2015. Anche il più recente è stato edificato quando sulle nostre strade passavano al massimo le carrozze. Oggi sono attraversate da autoarticolati e camion da cantiere, il ponte 'nuovo' ormai centenario, per le sue caratteristiche non è assolutamente adatto a un simile traffico. Le casse della Regione, però, sono bloccate, e anche se esiste uno studio di fattibilità per costruire un ponte nuovo, realizzato grazie anche all'interessamento dell'assessore ai Lavori Pubblici, al momento l'iniziativa è in stallo. Ma presto la questione dovrà essere affrontata, anche in sede di amministrazione regionale".

E per quanto riguarda l'acquedotto comunale?

"Deve essere completamente rifatto a nuovo, anche per motivi di salute pubblica. L'acquedotto è al limite della capienza e della capacità di distribuzione, la manutenzione ordinaria è divenuta una sfida; anche per la rete idrica esiste un progetto che però, allo stato attuale, non si può rendere esecutivo per mancanza di fondi. Sappiamo bene che l'ingessatura delle casse non è causa dell'amministrazione regionale ma del Governo romano; resta il fatto che siamo al limite della resistenza".

patrizio gabetti

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