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Consiglio Valle Comuni | 30 maggio 2025, 14:23

Portes ouvertes: gli studenti di Courmayeur nei panni dei Consiglieri

Sopralluogo al Consiglio Valle per la II B della scuola media di Courmayeur: tra storia, istituzioni e un vivace dibattito sul calendario scolastico, gli studenti si sono immersi per un giorno nel cuore della democrazia valdostana

Portes ouvertes: gli studenti di Courmayeur nei panni dei Consiglieri

C'è chi sognava di fare il sindaco, chi l'allenatore di calcio e chi, forse, anche il Presidente del Consiglio regionale. Oggi, venerdì 30 maggio 2025, per qualche ora, i ragazzi della classe II B della scuola secondaria di primo grado di Courmayeur hanno messo da parte zaini e quaderni per entrare – letteralmente – nel cuore della politica valdostana.

Guidati dagli insegnanti Gaia Zamponi, Davide Bajo e Alice Borney, gli studenti hanno preso parte al progetto Portes Ouvertes, visitando l’aula consiliare di Aosta, sede del Consiglio Valle, dove si prendono le decisioni che toccano la vita quotidiana di tutti i valdostani.

Accolti dal personale del Consiglio, i ragazzi hanno ascoltato con attenzione l'illustrazione del funzionamento dell'Assemblea legislativa regionale, dalla sua nascita post-bellica fino al ruolo attuale nell’ordinamento autonomo della nostra Regione. Un'occasione unica per toccare con mano la democrazia, quella vera, fatta di dibattito, regole, mediazioni e responsabilità.

Ma il momento clou è arrivato quando gli allievi si sono calati nei panni dei Consiglieri regionali, partecipando a una simulazione di seduta plenaria. Tema in discussione: la rimodulazione dell’orario scolastico. Meglio il sabato a scuola o due pomeriggi con rientro e il weekend libero?

A vincere è stata la settimana breve, con ampio consenso da parte dell’“Aula”, che ha messo in luce i benefici di una pausa di due giorni consecutivi per ricaricare le energie, coltivare passioni, dedicarsi allo sport o semplicemente stare in famiglia.

Più che una lezione, un’esperienza. Quella di sentirsi protagonisti, anche solo per un giorno, delle scelte che riguardano la propria comunità. In fondo, la politica – quella sana – comincia proprio così: ascoltando, riflettendo e, perché no, sognando.

red

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