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CULTURA | 13 giugno 2025, 16:47

Comunità vigili per un’economia libera e sana: un convegno ad Aosta per rafforzare la legalità

Si è svolto alla Biblioteca regionale di Aosta il convegno promosso dall’Osservatorio regionale permanente sulla legalità e la criminalità organizzata, con interventi che hanno messo al centro il tema della prevenzione e il ruolo fondamentale delle comunità locali per difendere l’economia dalla penetrazione mafiosa. Roberto Sapia, Presidente della Chambre Valdôtaine, ha sottolineato l’importanza di un impegno collettivo per tutelare il tessuto socio-economico valdostano

Comunità vigili per un’economia libera e sana: un convegno ad Aosta per rafforzare la legalità

Ieri pomeriggio, 12 giugno 2025, ad Aosta la Biblioteca regionale ha ospitato il convegno "Comunità vigili per un’economia libera e sana", un evento promosso dall’Osservatorio regionale permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata, istituito presso il Consiglio Valle, in collaborazione con i principali soggetti economici e l’associazione Avviso Pubblico.

L’incontro, moderato da Silvia Nejrotti, responsabile del Dipartimento formazione di Avviso Pubblico, ha visto tra i relatori il Presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin, il Segretario Fillea Cgil Roberto Billotti, il Direttore Coldiretti VdA Elio Gasco, il Presidente di Avviso Pubblico Roberto Montà e soprattutto il Presidente della Chambre Valdôtaine, Roberto Sapia, che ha dato un contributo di grande rilievo.

«La Valle d’Aosta, con la sua specificità e autonomia, deve essere un baluardo contro ogni forma di infiltrazione mafiosa» ha dichiarato Sapia. «La nostra comunità economica, fatta di imprese e lavoratori, deve mantenersi vigile e coesa, perché solo così possiamo garantire un’economia libera e sana, che rispetti le regole e valorizzi il territorio.»

Uno dei momenti più toccanti è stata la testimonianza di Rocco Mangiardi, imprenditore che ha denunciato la richiesta di pizzo da parte della 'ndrangheta, pagando con la propria sicurezza personale e contribuendo a smantellare un clan importante. «Con il pizzo che mi chiedevano, quei criminali avrebbero potuto finanziare un omicidio all’anno» ha riflettuto Mangiardi, esortando tutti a tradurre la memoria delle vittime di mafia in azioni concrete.

Il docente universitario Luca Storti ha invece spiegato come la criminalità organizzata non punti soltanto al profitto immediato, ma soprattutto a controllare l’intero tessuto socio-economico. Un sistema che mina la competitività e la fiducia reciproca, con un danno che ricade sull’intera comunità e sull’innovazione.

Enzo Pompilio, Coordinatore della Consulta della legalità di Torino, ha illustrato il modello di rete strutturata fra imprese, istituzioni e forze dell’ordine per contrastare la criminalità organizzata e tutelare le imprese sane, un esempio che la Valle d’Aosta può guardare con interesse.

Il Presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin ha concluso con un richiamo netto: «La parola chiave è prevenzione. Ignorare i rischi non li elimina, anzi lascia spazio a chi vuole approfittarne. L’Osservatorio regionale ha lavorato per fornire gli strumenti necessari affinché nessuno si trovi impreparato. Informarsi significa trasformare la conoscenza in tranquillità, lavorare meglio senza ansie inutili.»

Un messaggio chiaro per tutti gli attori della società valdostana: solo una comunità vigile e consapevole potrà davvero difendere e far crescere un’economia libera, sana e autonoma.

pi.mi.

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