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Consiglio Valle Comuni | 12 giugno 2025, 15:16

Via libera alle modifiche sui servizi al lavoro: più strumenti per l’inclusione sociale

La IV Commissione consiliare della Valle d’Aosta ha espresso parere favorevole alle modifiche alla legge regionale sui servizi al lavoro e sulla formazione professionale. L’obiettivo è rendere più semplici e concreti i progetti di pubblica utilità a favore delle persone in forte difficoltà occupazionale, grazie anche al dialogo con l’INPS

Via libera alle modifiche sui servizi al lavoro: più strumenti per l’inclusione sociale

Cosa significa davvero modificare una legge sui servizi al lavoro? Non si tratta solo di un intervento tecnico, ma di una scelta politica che incide direttamente sulla capacità della pubblica amministrazione di rispondere ai bisogni più urgenti di chi è ai margini del mondo del lavoro. Con il provvedimento discusso oggi in Consiglio Valle, la Regione fa un passo avanti verso un modello di inclusione sociale più operativo e accessibile, soprattutto per i Comuni.

La IV Commissione “Sviluppo economico”, riunitasi oggi, giovedì 12 giugno 2025, ha infatti espresso parere favorevole a maggioranza (con l’astensione delle opposizioni) sul disegno di legge che modifica la disciplina dell’organizzazione dei servizi al lavoro e del sistema della formazione professionale, regolati dalla legge regionale n. 11/2024.

L’iniziativa legislativa, presentata dalla Giunta regionale lo scorso 27 maggio e composta da quattro articoli, è relata dal Presidente della Commissione, Roberto Rosaire (UV). Il cuore della modifica riguarda l’articolo 14, relativo ai progetti di utilità pubblica, uno strumento pensato per favorire l’inserimento lavorativo temporaneo di persone in grave rischio di esclusione sociale e professionale.

La novità? D’ora in poi, questi progetti potranno essere utilizzati in modo temporaneo e straordinario da Comuni e Unioni di Comuni per realizzare opere o servizi di pubblica utilità, agevolando così la loro attivazione anche sul piano tecnico e amministrativo.

«Le modifiche proposte – spiega Rosaire – derivano da un confronto con l’INPS, volto a semplificare l’attuazione della misura da parte degli enti locali, e portano a una riformulazione dell’articolo per chiarirne le modalità operative.»

Si tratta dunque di un adeguamento che ha radici pratiche: migliorare l'efficienza del sistema e ridurre la burocrazia, per garantire interventi più tempestivi ed efficaci a favore di chi si trova in condizioni di fragilità sociale.

L’approvazione definitiva del disegno di legge è ora attesa in Consiglio regionale nelle prossime settimane.

pi/red

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