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ATTUALITÀ | 31 maggio 2016, 11:00

L’Ente Parco Gran Paradiso e la domanda al fornaio

Il direttore dell'Ente Parco Michele Ottino

Il direttore dell'Ente Parco Michele Ottino

“Chiedere al fornaio se il suo pane è buono” significa porre una domanda dalla risposta tanto scontata quanto poco attendibile.

E’ quello che sembra aver fatto Il Parco Nazionale del Gran Paradiso in materia, non di pane ma di abbattimento delle emissioni inquinanti dei suoi veicoli diesel, con una determinazione del suo direttore, Michele Ottino.

Per migliorare l’efficienza dei suoi mezzi l’Ente ha installato sugli stessi dispositivi in grado di ottenere la riduzione delle polveri sottili emesse. Poi ha affidato le pratiche per il collaudo alla Dukic Day Dream di Dueville (Vicenza) che si era detta disponibile a farlo.

Ora, però, bisogna sapere che la ditta in questione produce dei tubi magnetici per la riduzione delle emissioni inquinanti la cui efficacia, tra le altre cose, è molto discussa. Se quindi si è proposta di fare le pratiche per il collaudo viene facile pensare che abbia anche installato i dispositivi, visto che li produce.

Più difficile pensare che si sia proposta per il collaudo di un prodotto di aziende concorrenti.

A rendere, è il caso di dirlo, più “fumosa” la vicenda c’è il fatto che il collaudo venga effettuato con una ditta tedesca, Tuv Germania, quando proprio in Germania è scoppiato lo scandalo mondiale dei test falsati.

aostacronaca.it

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