Cresce attenzione in Valle per i trapianti di fegato

“Il trapianto di fegato è un intervento ad alto rischio e quello pediatrico lo è ancora di più, ma le difficoltà ci stimolano a perfezionare procedure e terapie”.

Lo ha detto Monica Meucci, medico rianimatore all'ospedale Parini di Aosta, membro del Comitato Interregionale Piemonte e Valle d'Aosta per i trapianti, intervenuta oggi, venerdì 6 maggio, alla Cittadella dei giovani di Aosta all'incontro organizzato dalla sezione valdostana dell'Associazione italiana trapiantati di fegato (Aitf).

Patrocinato dal Comune di Aosta, all'incontro oltre a Meucci hanno preso parte Roberto Neri, presidente Aitf VdA, Marco Sorbara, assessore alle Politiche sociali del Comune di Aosta, Gabriella Bethaz, segretaria dell'Aitf VdA, nonché gli studenti di tre classi delle scuole superiori di Aosta.

Meucci ha illustrato ai giovani i positivi risultati delle ultime ricerche nel campo dei trapianti, che mirano ad allungare le aspettative di vita dei pazienti. “Il fegato è un organo che si autoricostituisce – ha detto – ma per farlo ha bisogno di 'aiuto': vita sana e corretta alimentazione sono fondamentali per la prevenzione ma anche per la cura stessa delle diverse patologie epatiche”.

In Valle d'Aosta sono circa 20 i pazienti trapiantati di fegato, molti dei quali tra i 30 e i 50 anni, quindi con possibilità di una vita normale ancora per diversi anni.

Domani, sabato 7 maggio, una delegazione valdostana dell'Associazione parteciperà ad Alba alla Festa Nazionale dell'Aitf 'Un dono per la Vita'. Introdotti dal presidente Aitf Marco Borgogno, interverranno al convegno il professor Mauro Salizzoni, luminare in materia di trapianti e tumori, il dottor Raffaele Potenza, del Coordinamento regionale delle donazioni e dei prelievi di organi e tessuti Piemonte e Valle d'Aosta e la dottoressa Valentina Mondino, presidente Aitf di Cuneo. 'Un dono per la Vita' è patrocinato dalla Regione Valle d'Aosta.