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CULTURA | 20 aprile 2024, 12:00

Una domanda lacerante: perché continuare?

Questa lettera, scritta da Dante Carraro, un medico missionario che opera in Africa, che a maggio sarà ospite del Circolo Valdostano della Stampa, riflette profondamente sulla sua missione e sull'importanza di continuare l'impegno verso i più bisognosi, nonostante le sfide e le tragedie che affliggono il mondo

Una domanda lacerante: perché continuare?

Carraro esprime il suo profondo senso di domanda e incertezza nel mezzo della guerra e della distruzione globale, chiedendosi perché continuare ad aiutare i poveri in Africa.

Tuttavia, Carraro trova la risposta nelle radici della sua organizzazione, il Cuamm, fondata da Francesco Canova, un uomo di grande coraggio che ha concepito l'idea dell'organizzazione durante la Seconda Guerra Mondiale. Canova, nonostante le avversità del suo tempo, ha immaginato un futuro di pace e bene per l'Africa, fondando il Cuamm nel 1950.

Carraro confronta le sfide attuali, come la pandemia da COVID-19 e i conflitti in corso in varie parti del mondo, con il coraggio e la determinazione di Canova nel suo tempo. Riferisce poi della sua esperienza diretta in Repubblica Centrafricana, evidenziando le terribili condizioni di povertà e mancanza di accesso alle cure mediche di base, specialmente per le donne in gravidanza.

Nonostante le difficoltà incontrate, Carraro e il Cuamm si impegnano a ricostruire e a fornire assistenza medica essenziale alle comunità più vulnerabili. La missione di Carraro riflette la storia di determinazione e tenacia dell'organizzazione, che vede nell'aiuto ai poveri una vocazione e un dovere morale.

La lettera si conclude con un ringraziamento ai lettori per il loro sostegno e incoraggiamento nel percorso della missione. Carraro invita tutti a camminare al loro fianco, riaffermando la convinzione che Dio stesso sia dalla parte dei poveri e indichi loro la strada da seguire.

LA LETTERA DI DON DANTE CARRARO

RED.

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