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EVENTI E APPUNTAMENTI | 24 dicembre 2025, 08:00

L'albero di Natale, simbolo cristiano

La storia dell'albero di Natale, albero della vita, simbolo del Sacro Legno della Croce

L'albero di Natale, simbolo cristiano

Di Antonio Tarallo - ACI Stampa

Luci, profumi, colori, sentimenti soprattutto, che si mescolano e rivivono ogni otto dicembre in quell’albero – sia esso piccolo o grande, vero o finto – che non può mancare in ogni casa: è l’albero di Natale, che accompagnerà le nostre festività e vedrà famiglie riunite a celebrare la Natività di Gesù Bambino.

Di solito è posto vicino al presepe, simbolo – per tutti – cristiano. Ma anche l’albero non è da meno sul piano del simbolismo cristiano: un aspetto che non sempre si ricorda, pensando che si tratti semplicemente di una tradizione cosiddetta “pagana”. Eppure proprio quell’abete evoca sia l’albero della vita piantato al centro dell’Eden, sia l’albero della croce di Cristo.

Secondo tradizioni nordiche, addirittura, l’albero deve essere ornato con mele – in ricordo dell’albero dell’Eden – e ostie, simbolo di Cristo fatto carne, sospese ai verdi rami; inoltre, tra i doni posti sotto l’albero, non dovrà mancare quello destinato ai poveri.

In fondo, se volessimo compiere un grande salto nella storia, fin dall’antico Egitto proprio l’abete veniva considerato l’albero della natività, la pianta sotto cui era nato il dio di Biblos. In Grecia l’abete era l’albero sacro di Artemide, protettrice delle nascite. Presso le popolazioni dell’Asia settentrionale, invece, l’abete era considerato l’albero cosmico, piantato al centro dell’Universo.

Il significato cristiano dell’albero di Natale ha però un’origine propria, che risale alla tradizione medievale delle rappresentazioni dei misteri, messe in scena durante le feste più importanti del calendario religioso: esistevano i Misteri pasquali e quelli di Natale.

Riguardo a questi ultimi, durante la Santa Notte della Veglia del 24 dicembre si rappresentava, davanti ai portali delle chiese, la storia del peccato originale nel Paradiso. Nella Bibbia, come sappiamo, non viene indicata la specie dell’albero; ogni nazione identificava l’albero del peccato originale con le piante locali. Fu in Germania che nacque la tradizione dell’abete: ovviamente, in quel periodo dell’anno, era assai difficile trovare un melo in fiore e così la scelta cadde su un albero sempreverde, l’abete appunto.

A questo si decise di appendere delle mele – quelle che in seguito diventeranno le nostre “palle di Natale” – per dare all’albero l’immagine della pianta dell’Eden. Così questo tipo di rappresentazione conferì all’albero di Natale il suo significato cristiano: nella notte del Natale il peccato dell’uomo è stato espiato per mezzo dell’incarnazione di Cristo.

Inoltre, poiché l’abete è una pianta sempreverde, simbolicamente rimanda al Figlio dell’uomo, “il Vivente”: è Gesù l’autentico “Albero della vita” (Ap 2,7). Fin qui il Vecchio Testamento, ma anche nel Nuovo troviamo riferimenti all’albero. In San Giovanni, ad esempio, nel libro dell’Apocalisse, al capitolo ventidue, con allusione al costato trafitto di Cristo, si legge: «In mezzo alla piazza della città [santa] e da una parte e dall’altra del fiume si trova un albero di vita che dà dodici raccolti e produce frutti ogni mese; le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni». È l’allegoria dell’albero della vita che simboleggia la Croce; le sue foglie divengono così simbolo dell’universalità della salvezza.

Ma se comunemente si fa risalire la tradizione dell’albero di Natale alla Germania dei Misteri e delle sacre rappresentazioni, la storia risulterebbe incompleta senza il riferimento a una leggenda che coinvolge san Bonifacio, il santo nato in Inghilterra intorno al 680, evangelizzatore delle popolazioni germaniche.

Si narra infatti che Bonifacio affrontò i pagani riuniti presso la Sacra Quercia del Tuono di Geismar per adorare il dio Thor. Il santo, accompagnato da un gruppo di discepoli, giunse nella foresta mentre stava per compiersi un rito sacrificale umano attorno a quella quercia, e gridò: «Questa è la vostra Quercia del Tuono, e questa è la croce di Cristo che spezzerà il martello del falso dio Thor».

Prese quindi un’ascia e cominciò a colpire l’albero, fino a quando un forte vento lo fece cadere, spezzandolo in quattro parti. Dietro l’imponente quercia apparve un giovane abete verde.

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