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ECONOMIA | 08 settembre 2025, 13:20

Sciopero regionale vigilanza privata e servizi di sicurezza per il rinnovo del contratto integrativo

Venerdì 12 settembre 2025 sarà giornata di mobilitazione per le guardie giurate e gli addetti ai servizi di sicurezza del Piemonte e della Valle d’Aosta: i sindacati proclamano sciopero su tutti i turni, chiedendo salari adeguati e l’apertura della trattativa per il rinnovo del CIR

Sciopero regionale vigilanza privata e servizi di sicurezza per il rinnovo del contratto integrativo

Venerdì 12 settembre 2025, dalle 00.00 alle 24.00, anche i circa 350 addetti valdostani, si fermeranno tutti i turni di lavoro della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza in Piemonte e Valle d’Aosta. La protesta, indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Savt Tourisme, arriva dopo la procedura di raffreddamento chiesta dalla Commissione di Garanzia e conclusasi senza alcun esito positivo.

Al centro della vertenza c’è il rinnovo del Contratto Integrativo Regionale (CIR), fermo da anni e ritenuto ormai inadeguato dalle organizzazioni sindacali. La richiesta è quella di aprire un confronto concreto per aggiornare e migliorare l’accordo, soprattutto sul piano economico: i salari degli addetti alla vigilanza restano infatti fra i più bassi del comparto dei servizi.

Parallelamente prosegue anche la raccolta delle vertenze individuali, per far applicare il contratto regionale ai lavoratori di alcuni istituti che non lo hanno ancora riconosciuto, e per correggere casi di applicazione parziale o scorretta. In particolare emergono contestazioni legate alle trasferte, ai rimborsi chilometrici, al compensativo e al salario, con differenze economiche che in molti casi ammontano a diverse migliaia di euro.

Lo sciopero sarà generale, ma – come previsto dalla legge 146/90 sulla regolamentazione delle astensioni nei servizi essenziali – non coinvolgerà gli addetti alla vigilanza e al controllo degli accessi nei varchi aeroportuali piemontesi, esonerati per garantire la continuità delle attività.

I sindacati invitano tutti i lavoratori del settore a sostenere la mobilitazione, considerata indispensabile per dare forza a “giuste rivendicazioni che vanno a beneficio di tutte e tutti”, e sottolineano come la determinazione della protesta sia proporzionale al bisogno di risposte concrete a un comparto che da anni vive una condizione di fragilità economica e contrattuale.

red/eco

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