/ ATTUALITÀ

ATTUALITÀ | 03 agosto 2025, 13:13

Dal buon senso del Medioevo all'idiozia moderna

Ancora oggi leggevo un post demenziale in cui si accusava il governo di aver tenuto “prigionieri” in casa i cittadini durante il Covid, e allora mi sono posto una domanda abbastanza ovvia: “Ma come ha fatto la specie umana a sopravvivere alle pestilenze che hanno seminato morte e distruzione in tutto il mondo?”

Dal buon senso del Medioevo all'idiozia moderna

Durante la peste del 1630 a Milano, descritta da Alessandro Manzoni ne I Promessi Sposi, le autorità sanitarie adottarono misure molto rigide per contenere il contagio. Tra queste c’era l’isolamento forzato dei malati nelle loro abitazioni e l’apposizione di segni distintivi sulle case infette.

Le abitazioni dove si trovavano persone contagiate venivano contrassegnate con una croce rossa dipinta sulla porta, spesso accompagnata dalla scritta “Qui è la peste”. Questo serviva a mettere in guardia la popolazione e a impedire l’ingresso o l’uscita non autorizzata.

Isolamento domestico. Le famiglie colpite erano spesso rinchiuse nelle loro case, con porte sigillate, e ricevevano cibo e assistenza solo tramite intermediari. In alcuni casi, se il contagio era grave, i malati venivano trasferiti nei lazzaretti, strutture dedicate alla cura e all’isolamento.

Manzoni descrive con grande intensità il clima di paura, sospetto e disperazione che regnava in città, dove anche il solo sospetto di contagio poteva portare all’isolamento o alla denuncia. Un vero affresco sociale e umano di un’epoca segnata dalla sofferenza.
(Mi ricorda vagamente le segnalazioni fatte durante il Covid, se il vicino di casa faceva una festa con più di 7 persone...)

Sempre nel 1630, a Venezia, il Doge in carica era Nicolò Contarini. La Repubblica mise in atto una serie di misure straordinariamente moderne per l’epoca, sotto la sua guida e quella del Senato.

Venne istituito un coprifuoco: solo medici, militari e personale sanitario potevano circolare. Le autorità chiusero chiese, mercati e luoghi pubblici, e vietarono la vendita di alimenti considerati pericolosi. I malati venivano trasferiti nel Lazzaretto Vecchio, mentre chi era stato solo a contatto con appestati veniva isolato per 20 giorni.

I medici indossavano la celebre maschera a becco, che serviva da filtro contro il contagio e da protezione contro i miasmi.

Ancora prima: la Peste Nera (1347–1351)
Arrivò dall’Asia attraverso rotte commerciali, sbarcando a Messina su navi genovesi. Circa un terzo della popolazione europea fu sterminato.

Durante la Peste Nera del XIV secolo, le conoscenze mediche erano limitate, ma le autorità europee cercarono comunque di contenere il contagio con misure che oggi sembrano rudimentali, ma furono pionieristiche per l’epoca.

Isolamento e quarantena. Le città istituirono quarantene per viaggiatori e merci provenienti da zone infette. I malati venivano isolati in casa o trasferiti in strutture dedicate, come i lazzaretti. Vennero vietati assembramenti, feste religiose e mercati; le chiese e i luoghi pubblici furono chiusi in molte città.

Queste misure, pur non sempre efficaci, rappresentarono un primo tentativo di sanità pubblica organizzata.

La più recente pandemia che fece più di 100 milioni di morti fu l'influenza spagnola.
Durante la pandemia di influenza spagnola (1918–1920), le misure adottate per combattere il contagio furono sorprendentemente simili a quelle usate durante il COVID-19, nonostante la medicina fosse molto meno avanzata.

Ecco come si cercò di contenere la diffusione:

Mascherine obbligatorie: in molte città, come San Francisco, chi non indossava la mascherina veniva multato.

Disinfezione di spazi pubblici: venivano igienizzati telefoni pubblici, scuole, teatri e persino gli operatori telefonici.

Chiusura di luoghi pubblici: teatri, scuole, chiese e mercati furono chiusi per evitare assembramenti.

Ospedali da campo: a causa del sovraffollamento, vennero costruiti ospedali temporanei, come quelli in Massachusetts.

Isolamento: i malati venivano isolati e si cercava di limitare i contatti con i familiari.

In molti paesi coinvolti nella Prima guerra mondiale, la stampa era censurata per non deprimere il morale. Solo la Spagna, neutrale, ne parlò apertamente — da qui il nome “spagnola”.
Non esisteva un vaccino né cure efficaci. I medici si basavano su rimedi sintomatici e consigliavano riposo, idratazione e isolamento.
(Vi dice nulla la Tachipirina e la “vigile attesa” dei giorni nostri?)

Durante la fase più dura della pandemia di COVID-19 in Italia, il governo in carica era il Governo Conte II. Fu proprio questo esecutivo a introdurre il lockdown nazionale nel marzo 2020, con il celebre decreto #iorestoacasa, che imponeva forti restrizioni alla mobilità e alla vita quotidiana.

Vittore Lume-Rezoli

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore