La Valle d’Aosta si conferma nuovamente protagonista di un grande obiettivo culturale e turistico con la firma del protocollo di intesa, sancita oggi dal Presidente della Regione, Renzo Testolin, insieme ai rappresentanti delle altre Regioni coinvolte e al Ministero dei Beni Culturali, alla firma con il Ministro Alessandro Giuli, per sostenere ufficialmente la candidatura della storica Via Francigena a Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
La Via Francigena, tracciata lungo le antiche rotte della via consolare delle Gallie risalenti all’epoca dell’Impero Romano, è uno dei più importanti itinerari europei di storia, cultura e spiritualità. Collega Canterbury, in Inghilterra, a Roma, attraversando paesaggi mozzafiato e città ricche di testimonianze storiche, e include anche il suggestivo passaggio attraverso la Valle d’Aosta, punto strategico e crocevia privilegiato verso il resto del continente.
Il nome “Francigena” affonda le sue radici nel passato, quando Carlo Magno scelse proprio questo percorso per inviare i suoi ambasciatori attraverso i territori dell’impero, considerandolo il tragitto più diretto e praticabile verso l’Italia. Questo antico cammino è così divenuto un simbolo di continuità storica e culturale: un ponte che unisce popoli, culture e tradizioni.
Il percorso prende avvio a Canterbury e giunge fino a Roma, toccando anche la Valle d’Aosta, che per secoli ha rappresentato l’unico collegamento tra l’Italia, la Svizzera e l’Europa centrale. La nostra regione, con le sue tappe e i suoi attraversamenti – tra cui cinque tratti fondamentali – costituisce un elemento chiave di questa straordinaria rete di vie storiche.
Il Presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, esprime grande soddisfazione:
"Questo importante passo rappresenta un riconoscimento internazionale del valore storico, culturale e turistico della Via Francigena. La nostra regione, con le sue meravigliose tappe, si conferma ancora una volta come protagonista di un patrimonio che unisce passato e futuro, promuovendo uno sviluppo sostenibile e una crescita del turismo culturale. La candidatura a patrimonio dell’UNESCO non solo valorizza la nostra identità, ma apre nuove opportunità di promozione e valorizzazione delle nostre bellezze e tradizioni.
Il protocollo che abbiamo siglato oggi costituisce quindi un momento importante che, siamo certi, avvicinerà ulteriormente le persone alle radici della nostra civiltà, consolidando ancora di più il ruolo della Valle d’Aosta come custode di un patrimonio universale”.