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Consiglio Valle Comuni | 05 maggio 2025, 14:44

“Il voto è un diritto, non un favore” – Una serata per capire i referendum e scegliere da cittadini liberi

Lunedì 5 maggio, ad Aosta, l’associazione Libera VdA invita la cittadinanza a un incontro per riflettere sul diritto di voto e sui quesiti referendari di giugno. Un’occasione per rimettere al centro la democrazia e la dignità del lavoro, con interventi autorevoli e uno sguardo critico e partecipato

Il dinamico coordinamento di LIvera VdA

Il dinamico coordinamento di LIvera VdA

Il diritto di voto, si sa, non è mai stato un regalo. È stato conquistato, difeso, custodito. Eppure, nel ritmo frenetico della cronaca e nella disillusione che spesso accompagna le scelte politiche, rischiamo di dimenticare quanto conti davvero ogni singola scheda. A ricordarcelo, con lucidità e passione, sarà la serata promossa dall’Associazione Libera Valle d’Aosta – lunedì 5 maggio alle 20.30, nella sede di via Boson 6 ad Aosta.

Non sarà la solita conferenza frontale: l’intento è quello di generare un confronto vivo e onesto sui referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno, attraverso un dialogo tra competenze diverse e sensibilità civili. Sul palco, Natalie Sclippa, giornalista della testata lavialibera, e Vilma Gaillard, segretaria generale della CGIL Valle d’Aosta, moderate dal coreferente regionale di Libera, Fabrizio Bal.

In gioco non c’è solo un pacchetto di quesiti. C’è la possibilità di incidere direttamente su diritti del lavoro, cittadinanza e partecipazione democratica. Non è poco, in un tempo in cui la disaffezione cresce e i centri decisionali sembrano sempre più lontani dalla vita reale. Libera ha scelto di stare dalla parte di chi vuole esserci, di chi vuole capire prima di decidere, e di chi pensa che la democrazia non si difenda con le parole, ma con le azioni – e il voto è una delle più potenti.

L’associazione ha aderito con convinzione al comitato referendario regionale perché – come dichiarano – “una società libera dalle mafie e dalle disuguaglianze non può prescindere da un sistema di diritti pienamente esigibile”. I quattro quesiti sul lavoro vogliono garantire maggiore tutela ai lavoratori, in particolare quelli precari o licenziati illegittimamente. Il quinto quesito riguarda invece la concessione della cittadinanza, proponendo una visione più aperta e inclusiva della nostra società.

Per chi non potesse essere presente fisicamente, sarà possibile partecipare da remoto, semplicemente scrivendo a liberavda@gmail.com. Perché nessuno si senta escluso da un confronto che riguarda tutti.

In un’Italia dove l’astensionismo è diventato il partito di maggioranza relativa, Libera sceglie invece di ricordare il valore profondo del voto: uno strumento per esercitare la propria libertà, per rifiutare la rassegnazione, per incidere sul presente e aprire spiragli sul futuro.

pi.mi.

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