Un gesto semplice ma carico di significato, che permette ai cittadini di esprimere pubblicamente il proprio affetto, rispetto e gratitudine per il Sommo Pontefice.
Ma cos’è esattamente un Registro delle condoglianze?
Si tratta di un libro o documento ufficiale messo a disposizione in occasione di eventi luttuosi che coinvolgono figure pubbliche di rilievo. Chiunque può firmarlo, lasciando un pensiero, un messaggio personale o semplicemente una firma, come segno di vicinanza. È uno strumento che rafforza il senso di comunità e di partecipazione civile in momenti delicati.
Il Registro sarà disponibile: Oggi, mercoledì 23 aprile, dalle ore 11.30 alle 18, Domani, giovedì 24 aprile, dalle ore 9 alle 18, nella Sala Maria Ida Viglino, a Palazzo regionale, in piazza Deffeyes ad Aosta.
Chi desidera può recarsi in questo luogo simbolico per lasciare il proprio messaggio. Alla chiusura del Registro, quanto raccolto verrà consegnato al Vescovo di Aosta, Monsignor Franco Lovignana, che lo porterà come testimonianza della vicinanza e dell’affetto della nostra comunità valdostana.
In un’epoca dove spesso ci si esprime solo attraverso i social, il Registro delle condoglianze è uno spazio concreto di memoria collettiva. Scrivere a mano un pensiero in questo contesto ha un valore speciale: è una pausa di riflessione, un modo per condividere dolore ma anche gratitudine verso una figura che ha lasciato un’impronta profonda nel mondo e nel cuore di tanti.
Partecipare non è solo un atto di fede o di stima personale: è anche un gesto civico, che racconta il volto umano della nostra comunità autonoma, solidale e rispettosa della storia.
Anche nella nostra Valle, Papa Francesco ha lasciato un segno profondo. Pur non avendo mai soggiornato ufficialmente qui, il suo messaggio di semplicità, accoglienza e attenzione verso gli ultimi ha trovato forte risonanza in una terra come la nostra, dove la dimensione umana e comunitaria è ancora viva. Le sue parole sul rispetto della natura, sulla cura delle relazioni e sulla giustizia sociale hanno ispirato molte realtà valdostane, dalle parrocchie alle associazioni, fino ai singoli cittadini. In tanti, oggi, sentono il bisogno di dire “grazie” per una guida spirituale che ha saputo parlare al cuore delle persone, al di là delle appartenenze.