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CRONACA | 22 aprile 2025, 11:58

Quel fuoco che non brucia: la Valle d’Aosta abbraccia le famiglie colpite dagli incendi

Due luoghi, due drammi, una sola risposta: un'ondata di affetto concreta, generosa, collettiva. Raccolti quasi 100mila per le famiglie colpite dagli incendi a Pontey e Challand-Saint-Victor. Le iniziative sono promosse dalle Amministrazione comunali in collaborazione con la Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta

Quel fuoco che non brucia: la Valle d’Aosta abbraccia le famiglie colpite dagli incendi

C'è un tipo di fuoco che non distrugge. Non si alimenta di legna secca né si nutre del vento. È un fuoco che scalda, che unisce, che ricostruisce. È il fuoco della solidarietà valdostana, che in poche settimane ha generato quasi 100mila euro di aiuti per le famiglie colpite dai tragici incendi che hanno sconvolto le comunità di Pontey e Challand-Saint-Victor.

Due luoghi, due drammi, una sola risposta: un'ondata di affetto concreta, generosa, collettiva.

A Pontey, la famiglia Challancin ha visto la propria casa trasformarsi in cenere. A Challand-Saint-Victor, la famiglia Moussanet ha perso il fienile e la propria abitazione è stata resa inagibile. In pochi minuti, quelle mura costruite con anni di fatica si sono sbriciolate. Ma in altrettanti minuti, qualcosa si è acceso nei cuori dei valdostani.

Le amministrazioni comunali, insieme alla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta, hanno lanciato una raccolta fondi. E la risposta è stata travolgente. Non solo numeri – seppur importanti – ma storie, volti, mani tese. Donazioni arrivate da vicini e sconosciuti, da associazioni, imprese, istituzioni. Non c’erano secondi fini, solo un bisogno profondo: aiutare.

"Questi numeri non sono solo il frutto di una raccolta fondi," racconta con voce emozionata Pietro Passerin d’Entrèves, presidente della Fondazione. "Sono il termometro della comunità valdostana. È la prova che, anche quando tutto sembra crollare, sappiamo rimanere uniti. E la solidarietà si trasforma in casa, in speranza, in futuro."

Il futuro, sì. Perché non si tratta solo di riparare tetti o ricostruire pareti. Ogni euro donato è un mattone di conforto, un gesto che dice: “non siete soli”.

Le famiglie colpite hanno voluto ringraziare pubblicamente chi ha donato, anche con pochi euro. Perché ogni gesto è stato una carezza, un abbraccio silenzioso. E gli stessi sindaci, che si sono mossi immediatamente, hanno dimostrato cosa significa davvero fare comunità: attivarsi, ascoltare, fidarsi della rete sociale, lavorare insieme.

La raccolta fondi continua, e resterà aperta fino a fine aprile. Le donazioni andranno a coprire le spese più urgenti e i lavori di ricostruzione. È ancora possibile fare la propria parte. Anche un piccolo gesto ha il potere di lasciare un’impronta duratura.

Perché la Valle d’Aosta ha già dimostrato che il fuoco può anche unire.

Come donare

Per la famiglia Challancin (Pontey):
IBAN: IT53 Q 08587 01211 000110150701 (BCC Valdostana)
Intestazione: Fondo Pontey per tutti
Causale: “Sostegno alla famiglia Challancin – incendio Pontey”

Per la famiglia Moussanet (Challand-Saint-Victor):
IBAN: IT73 G 03069 09606 100000005667 (Banca Intesa Sanpaolo)
Intestazione: Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta
Causale: “Sostegno alla famiglia Moussanet – incendio Challand-Saint-Victor”

red

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