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CULTURA | 17 aprile 2025, 12:00

La scuola di Vert: un baluardo di tradizione culturale e linguistica nella Valle d'Aosta

Lunedì 14 aprile, la Biblioteca di Donnas ha ospitato una serata dal titolo "Memorie e ricordi", un incontro che ha visto riunita la comunità per celebrare il valore storico, culturale ed etnico della scuola di Vert

La scuola di Vert: un baluardo di tradizione culturale e linguistica nella Valle d'Aosta

Nel cuore della Valle d’Aosta, dove la montagna incontra la storia e la cultura, le scuole hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nella preservazione dell'identità locale. Un esempio emblematico di questa tradizione è la scuola di Vert a Donnas, che, dopo decenni di servizio, sta cedendo il passo a una nuova struttura più moderna, ma non senza prima rendere omaggio alla sua lunga storia.

Lunedì 14 aprile, la Biblioteca di Donnas ha ospitato una serata dal titolo "Memorie e ricordi", un incontro che ha visto riunita la comunità per celebrare il valore storico, culturale ed etnico della scuola di Vert. Durante l'evento, è stato proiettato il video-arte "TRASMUTAZIONE. L’école au bord du monde – L’école au bord du temps", a cura dell'Associazione culturale White View, che ha offerto uno spunto visivo per riflettere sull’evoluzione di un luogo che, per decenni, ha rappresentato non solo un centro educativo ma anche un presidio culturale della Valle.

La scuola di Vert, infatti, ha avuto un ruolo cruciale nel mantenimento della lingua francese in un contesto storico segnato dalla politica di italianizzazione del regime fascista. Durante il ventennio, quando in tutta Italia venivano italianizzati i toponimi e le tradizioni, le scuole di montagna come quella di Vert hanno rappresentato un baluardo della cultura francofona, grazie anche al sostegno del clero che, tra mille difficoltà, ha mantenuto vive le tradizioni linguistiche e culturali della regione.

Il contributo del clero, in particolare, è stato fondamentale per difendere l’insegnamento della lingua francese in un’epoca in cui ogni angolo d’Italia veniva coinvolto da un processo di assimilazione forzata. La scuola di Vert è stata uno dei focolai di resistenza a questa omologazione culturale, un luogo dove i bambini della Valle d'Aosta non solo imparavano a leggere e scrivere, ma venivano educati a un senso di appartenenza profonda alla loro lingua e alla loro terra.

Jean-Pierre Guichardaz, Assessore regionale ai beni e alle attività culturali, ha sottolineato quanto questo "passaggio simbolico" tra passato e futuro sia carico di significato: "La scuola di Vert non è solo un edificio, è un luogo che ha plasmato generazioni di giovani valdostani, che ha custodito la nostra lingua e la nostra cultura. Oggi, con la costruzione di una nuova scuola, non abbandoniamo il passato, ma lo integriamo in un futuro più inclusivo e radicato nella nostra identità."

La chiusura della scuola di Vert non è quindi un semplice cambiamento fisico, ma un atto di consapevolezza e valorizzazione di una memoria collettiva che affonda le sue radici in una storia lunga e complessa. Il nuovo progetto scolastico, che vedrà la luce nel 2026 grazie ai fondi del PNRR, rappresenta una nuova sfida: quella di mantenere vivo il legame con il passato, ma anche di costruire uno spazio educativo che guardi al futuro, all'inclusività e alla sicurezza di tutti gli studenti.

Il sindaco di Donnas, Amedeo Follioley, ha aggiunto: "La partecipazione della comunità a questo evento ci dimostra quanto sia forte il legame tra il nostro territorio e la nostra scuola. La nuova scuola di Vert non sarà solo un edificio moderno, ma un simbolo di continuità tra generazioni, un luogo dove le radici storiche della Valle d’Aosta continueranno a vivere e a crescere."

La valorizzazione delle scuole di montagna, come quella di Vert, non riguarda solo l’aspetto educativo, ma è anche un atto di riconoscimento del ruolo fondamentale che queste strutture hanno avuto e continuano ad avere nella preservazione delle tradizioni culturali e linguistiche della regione. La scuola non è solo un luogo dove si apprende, ma un presidio di memoria e di identità, capace di trasmettere alle nuove generazioni l'importanza di conoscere e rispettare le proprie radici.

La mostra "La scuola di Vert, testimone di storia, cultura, radici di un territorio", che sarà visitabile fino al 13 maggio 2025, rappresenta un’occasione per riscoprire queste memorie, un passo necessario per non dimenticare quanto le scuole di montagna abbiano contribuito a mantenere vive la lingua e la cultura francese in un periodo storico complesso e difficile. L'iniziativa, infatti, non è solo un saluto affettuoso alla scuola di Vert, ma un inizio di un nuovo cammino che guarda al futuro, senza dimenticare mai il passato.

Con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, il progetto della nuova scuola di Vert si configura come un’opportunità per un rinnovamento che non dimentica mai la storia. Una scuola che, seppur moderna e innovativa, sarà un ponte tra passato e futuro, capace di preservare la memoria storica della comunità, continuando a trasmettere quei valori culturali e identitari che sono la base della comunità valdostana.

pi.mi,

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