Le celebrazioni dell'80esimo anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia della Valle d'Aosta hanno assunto un significato particolare con la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Questo importante appuntamento non è stato solo un momento di commemorazione storica, ma anche un'occasione per riflettere sul valore e il futuro dell'autonomia valdostana.
Il discorso del Presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta, Renzo Testolin, ha offerto uno spunto di riflessione su come la storia della Valle d'Aosta si intrecci con le sfide e le opportunità che attendono la regione nel contesto contemporaneo.
"La Sua presenza, Signor Presidente, ci offre dunque un’autorevole occasione per riannodare i fili della nostra plurisecolare storia caratterizzata da identità e specificità culturali, linguistiche e politico-istituzionali," ha esordito Testolin. La sua apertura ha sottolineato l'importanza di mantenere viva la memoria storica, non solo come tributo al passato, ma come base solida per costruire il futuro. In un mondo sempre più globalizzato, dove le identità locali rischiano di essere schiacciate da tendenze uniformanti, la Valle d'Aosta si pone come esempio di come l'autonomia possa essere un baluardo di identità, cultura e tradizione.
"Aujourd'hui, nous voulons essayer de transmettre non seulement une photographie en noir et blanc des moments historiques que vous connaissez très bien, mais nous voulons aussi être capables de vous faire partager le sentiment, la passion et l'enthousiasme qui ont caractérisé, au fil du temps, la spécificité de notre territoire," ha proseguito Testolin, richiamando l'importanza della passione e del coinvolgimento emotivo nella difesa dell'autonomia valdostana. Non si tratta solo di istituzioni e norme, ma di un sentimento profondo che lega la comunità alla sua terra, alla sua cultura, alle sue lingue. Questo legame emotivo è stato ben rappresentato durante la celebrazione dagli interventi dei giovani del gruppo teatrale Digourdì, che hanno saputo rendere omaggio alla storia della Valle d'Aosta in modo toccante e significativo.
L'autonomia valdostana, come ha ricordato il Presidente Testolin, è frutto di un lungo e complesso processo storico che ha trovato il suo culmine con la promulgazione dello Statuto speciale nel 1948. Ma le radici di questa autonomia affondano in un terreno ancora più antico, fatto di autogoverno e di resilienza di fronte alle difficoltà. "Fu tale tradizione autonomista, così come il desiderio di salvaguardare l’identità locale, a nutrire la cultura politica del gruppo di intellettuali, professionisti, sacerdoti, contadini e operai, che formarono, sin dalla metà degli anni ’20 del secolo scorso, un nucleo di resistenza che prese il nome di 'Jeune Vallée d’Aoste'," ha sottolineato Testolin. Questo movimento, nato come reazione al fascismo e all'omologazione culturale imposta dal regime, è stato il seme da cui è germogliata l'autonomia moderna della regione.
Un elemento centrale del discorso di Testolin è stato il riconoscimento del plurilinguismo come elemento fondante dell'identità valdostana. "La reconnaissance du plurilinguisme comme élément d'égalité affirme constitutionnellement notre parcours historique de terre de frontière et nous identifie encore aujourd'hui comme un élément important de liaison dans ce plan de collaboration entre l'Italie et la France," ha dichiarato il Presidente, collegando la specificità linguistica della Valle d'Aosta con il suo ruolo di ponte culturale tra Italia e Francia. La lingua francese, insieme ai dialetti francoprovenzali e alle influenze germaniche, non è solo un retaggio del passato, ma una componente viva e dinamica che arricchisce la comunità valdostana e la colloca all'interno del grande panorama della francofonia mondiale.
In questo contesto, l'autonomia della Valle d'Aosta non è vista come un privilegio, ma come un diritto e una necessità per garantire la sopravvivenza e la prosperità della comunità. "La natura montana del territorio valdostano è indubbiamente alla base delle particolari 'condizioni geografiche' evocate negli atti fondativi dell’autonomia speciale," ha ricordato Testolin, richiamando l'attenzione su come la conformazione territoriale della regione influenzi la sua economia e le sue esigenze. L'autonomia fiscale e la zona franca sono strumenti necessari per compensare le difficoltà legate all'isolamento geografico e per sostenere il tessuto economico locale.
Il discorso di Testolin ha anche toccato temi di grande attualità, come la riforma del Titolo V della Costituzione e il dibattito sull'autonomia differenziata. "Il percorso intrapreso dovrebbe dunque aprire ulteriori prospettive per le Autonomie speciali, per beneficiare dei più ampi margini di autonomia assegnati alle Regioni dalla riforma costituzionale del Titolo V," ha affermato, auspicando che le autonomie speciali, come quella valdostana, possano continuare a essere un modello di governance capace di rispondere alle esigenze specifiche dei territori. In un momento in cui l'Italia si confronta con la necessità di riformare il proprio assetto istituzionale, la Valle d'Aosta si pone come esempio di come l'autonomia possa essere uno strumento efficace per valorizzare le diversità e le peculiarità locali.
"La Valle d’Aosta guarda con interesse a un ulteriore ampliamento delle attribuzioni delle Regioni a statuto ordinario per quella particolare attenzione alle specificità e particolarità che hanno sempre caratterizzato la nostra storia," ha aggiunto Testolin, indicando come la regione sia pronta a dialogare e collaborare con lo Stato centrale per garantire un futuro in cui l'autonomia non sia solo difesa, ma anche ampliata e rilanciata. La speranza è che la lungimiranza di chi ha approvato lo Statuto speciale venga ripagata da un riconoscimento sempre maggiore del ruolo delle autonomie speciali nel sistema repubblicano italiano.
Il Presidente Testolin ha concluso il suo intervento con un sincero ringraziamento al Presidente Mattarella per la sua presenza e per la sua attenzione verso la Valle d'Aosta. "Votre sensibilité institutionnelle et votre attention nous suggèrent une proximité particulière avec notre réalité," ha detto Testolin, auspicando che la sensibilità dimostrata dal Presidente possa tradursi in un impegno concreto per il futuro dell'autonomia valdostana. La sua presenza in Valle d'Aosta, in un giorno così carico di significato, è stata un segno tangibile di quanto la Repubblica italiana sia attenta alle diversità e alle specificità che arricchiscono il suo territorio.
Le celebrazioni dell'ottantesimo anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia non sono state solo un'occasione per guardare al passato, ma anche un momento per riflettere sul futuro. In un contesto nazionale e internazionale in rapida evoluzione, la Valle d'Aosta deve continuare a essere un faro di autonomia e identità, capace di affrontare le sfide del presente con la stessa determinazione e passione che ha caratterizzato il suo percorso storico.