La Presidenza della Regione ricorda che ricorre oggi il centesimo anniversario dell’uccisione di Giacomo Matteotti, avvenuta a Roma il 10 giugno 1924.
Politico, giornalista e antifascista italiano, più volte Deputato e da ultimo segretario del Partito Socialista Unitario, Giacomo Matteotti fu rapito e assassinato il 10 giugno 1924, solo 11 giorni dopo aver preso la parola alla Camera dei Deputati per contestare i risultati delle elezioni politiche dell’aprile 1924 denunciando le violenze, le illegalità e gli abusi commessi dai fascisti per riuscire a vincere le elezioni.
Il delitto Matteotti segnò il punto di non ritorno nella caduta dell’Italia nella dittatura, portata a compimento con le “leggi fascistissime” emanate tra il 1925 e il 1926 che cancellarono in breve tempo le istituzioni e i valori democratici in Italia.
La figura, il pensiero e l’impegno di Giacomo Matteotti devono essere riportati al centro della memoria collettiva perché testimoniano cosa succede quando una comunità permette che la violenza, l’intolleranza e l’odio per l’avversario politico prendano il posto del rispetto dell’altro, del dibattito e della libertà, spianando la strada ai totalitarismi.