Gli astenuti hanno superato di gran lunga i votanti. Sicuramente, una giornata storica, probabilmente triste per la democrazia, evidentemente fallimentare per questo modello di Europa! Le associazioni di banche, lobbies di potere e quant’altro non sono riuscite a manipolare la volontà popolare. Il futuro dovrà essere costituito da forze politiche che realmente rappresentino territorialità che intendano collaborare e crescere insieme, in modo naturale e spontaneo in un nuovo progetto europeo, ciascuna con la propria identità e vocazione economica.
L’impegno di Pays d’Aoste Souverain, nei prossimi anni, sarà raggiungere l’obiettivo affinché la Vallée d’Aoste abbia diritto ad un proprio rappresentante, attuale assenza causa della disaffezione dei Valdostani a queste elezioni e, soprattutto, creare un fronte unito tra i Popoli delle Alpi, specificatamente attorno al Mont Blanc, al Popolo Arpitano.
Il responsabile politico Christian Sarteur ha ribadito che l’idea alla base del movimento è quella di un’Europa dei Popoli, dove le identità territoriali non siano schiacciate dagli interessi economici delle grandi banche e delle lobbies di potere. In questa visione, le piccole realtà regionali come la Valle d’Aosta devono poter avere un ruolo determinante e non marginale, in un’Europa che rispetti e valorizzi le peculiarità di ogni territorio.
Pays d’Aoste Souverain si prepara dunque ad affrontare le sfide future con determinazione, puntando a coinvolgere sempre più cittadini nel progetto di un’Europa diversa, più equa e rappresentativa.