Per l’anno scolastico 2023/2024, l’argomento scelto è “Chi vola, canta e sfoggia un piumaggio colorato? Gli uccelli, l’uomo e il territorio.” Il Concours Cerlogne fa tappa quest'anno ai piedi del Monte Bianco e riempirà il paese di tanti bambini provenienti dalle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della Regione. Tra le vie del paese animazioni e musica si declineranno in un percorso a loro dedicato per tuffarsi nell'identità e patrimonio locale.
Il progetto
Dal suo esordio nel 1963, il Concours Cerlogne ha coinvolto ogni anno numerosi studenti delle
L’obiettivo principale della manifestazione è di incoraggiare i giovani a esplorare la ricca tradizione orale in patois, concentrandosi su temi legati alla civiltà alpestre. In questo modo si mira a stimolare l’interesse delle nuove generazioni nei confronti del dialetto e delle sue radici culturali.
Svolgimento
Il Concours Cerlogne inizia con due giornate di preparazione e aggiornamento rivolte agli insegnanti interessati, seguite da attività di ricerca durante l’anno scolastico. Insegnanti e studenti conducono ricerche presso le loro famiglie, raccogliendo vecchi documenti, foto, oggetti e testimonianze orali. Il materiale raccolto viene quindi analizzato e presentato sotto forma di album illustrati, CD-ROM, cassette audio e video.
I lavori del Concours Cerlogne sono conservati e resi consultabili presso il Centre d’Etudes Francoprovençales. Infine, nel mese di maggio, tutti i partecipanti si riuniscono per una grande festa di chiusura che si tiene ogni anno in un comune diverso della Valle d’Aosta.
Concours Cerlogne
Lo scopo del Concours scolaire de Patois "Abbé Jean-Baptiste Cerlogne" è di creare nelle nuove generazioni l'interesse per il dialetto e di stimolare quindi alunni e insegnanti alla ricerca di documenti in patois appartenenti alla tradizione orale, su un tema - ogni anno diverso - riguardante la civiltà alpina.
Il Concours Cerlogne, la cui prima edizione risale al 1963, coinvolge ogni anno alunni delle scuole dell'infanzia, elementari e medie della Regione e - a testimonianza che l'area linguistica francoprovenzale si estende ben oltre i confini della nostra Regione - anche alcune classi della Savoia, del Vallese, delle valli francoprovenzali del Piemonte e delle comunità allofone di Faeto e Celle di San Vito nella provincia di Foggia.
Durante l'anno scolastico insegnanti ed alunni effettuano lavori di ricerca che sono poi valutati da parte di una commissione esaminatrice. Si tratta di lavori che, rivelandosi una preziosa fonte di informazione sulla lingua e la cultura locali, hanno anche contribuito alla creazione di una collana, che attualmente conta dieci volumi.
A conclusione dell'anno scolastico, nel mese di maggio, i partecipanti si ritrovano alla festa conclusiva (con animazioni alla scoperta del territorio e spettacolo teatrale in patois) organizzata di volta in volta in un comune diverso della Valle d'Aosta.
In questa occasione viene inoltre assegnato il Premio Ami de Cerlogne agli insegnanti che hanno partecipato a dieci, venti o trenta edizioni del Concours. (fonte