/ ECONOMIA

ECONOMIA | 15 aprile 2024, 10:09

Criticità e Complicazioni per gli Host valdostani

Una sfida - chiede VdA Aperta - da affrontare con determinazione

Erika Guichardaz

Erika Guichardaz

Recentemente, una nota inviata dalla Regione, secondo VdA Aperta ha scatenato una serie di criticità e complicazioni per gli host valdostani in merito alla riscossione dell'imposta di soggiorno, prevista a partire dal 1° maggio 2024.

Le modifiche apportate dalla Legge Finanziaria 2024 al D.L. 50/2017 hanno suscitato l'annuncio da parte dei portali online di poter gestire progressivamente l'incasso e il versamento dell'imposta di soggiorno per le locazioni brevi in tutti i comuni. Tuttavia, l'amministrazione regionale ha fatto chiaramente presente che questa opportunità non sarà estesa alla Valle d'Aosta.

Mentre altre regioni e comuni -si legge in una nota di VdA Aperta - hanno accolto con favore questa possibilità, stabilendo accordi con i gestori dei portali online per facilitare la gestione dell'imposta di soggiorno e il suo versamento ai comuni, in Valle d'Aosta "si assiste a un'inerzia amministrativa che sembra complicare ulteriormente la vita degli host, soprattutto considerando che spesso si tratta di persone che non svolgono questa attività a tempo pieno".

Non è chiaro il motivo per cui l'assessorato al turismo non abbia previsto che la piattaforma online "locazioni turistiche", predisposta da Inva, gestisse anche gli adempimenti relativi alla tassa di soggiorno.

Per VdA Aperta, questa mancanza di previsione evidenzia una lacuna nell'approccio alla semplificazione amministrativa, rendendo necessario per gli host valdostani affrontare un aumento di burocrazia anziché una maggiore facilitazione delle procedure.

"L'autonomia tanto sbandierata nella nota dell'Amministrazione - spiega VdA Aperta - sembra non solo non aver contribuito a semplificare la situazione, ma addirittura a renderla più complicata. Nonostante la l.r. 10/2023 sia stata adottata anche ai sensi di una norma di attuazione dello Statuto che permette deroghe alle disposizioni nazionali, gli ostacoli burocratici sembrano persistere, mettendo a dura prova gli host valdostani e la vitalità dell'offerta turistica della regione".

In questo contesto, Valle d'Aosta Aperta, tramite l'attività della sua consigliera regionale Erika Guichardaz, "continuerà a porre alta l'attenzione sulle criticità che stanno vivendo i locatari, consapevole dell'importanza fondamentale che le locazioni brevi rivestono per l'offerta turistica valdostana. Soltanto affrontando queste sfide con determinazione e cooperazione sarà possibile garantire un futuro prospero per il settore turistico della nostra meravigliosa regione".

elca

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore