/ CULTURA

CULTURA | 05 dicembre 2023, 17:49

Mercoledì 6 dicembre, è disponibile in edicola la 113esima edizione del Messager Valdôtain

L'almanacco mantiene il prezzo immutato, da alcuni anni, di 18 euro

Mercoledì 6 dicembre, è disponibile in edicola la 113esima edizione del Messager Valdôtain

L'edizione 2024 presenta alcune novità significative. È stata riorganizzata la struttura dei contenuti, concentrandoli in una sezione iniziale, comprendente diverse rubriche consolidate nel tempo. Dopo la consueta introduzione con il Calendario, l’Avant-Propos e i saluti delle autorità politiche e del Vescovo di Aosta, sono state raccolte rubriche tradizionalmente sparse in altre sezioni. Da Nos Deuils, Au Service de l’église all’approfondimento sulla parrocchia, contributi dei comuni di Issime e della Valle di Gressoney, sono state aggiunte nuove rubriche come quella sul Brel (Le trésor de la langue) e la Rencontre des émigrés, ai Cori, alle notizie di 100 anni prima in Quelques Nouvelles, i cognomi delle famiglie valdostane in Les Noms del familles Valdôtaines, il Concours Cerlogne, la Festa della Valle d’Aosta.

Successivamente, sempre in una sezione unificata, sono stati inclusi contributi che sviluppano temi monografici presenti in numeri multipli del Messager: gli articoli di Alessandro Celi per Una possibile storia dell’annessionismo, quelli di Piergiorgio Thiébat sulla storia di casa Savoia e quelli del Centro studi sull’Emigrazione.

Continua il successo nell’inserire, per ogni edizione, un articolo firmato da un noto scrittore. Dopo Paolo Cognetti dell’anno scorso, quest’anno l’articolo è stato redatto da Enrico Camanni.

L'edizione 2024 presenta anche articoli in memoria di personalità care alla Valle, scomparse nel corso del 2023: da quello su Monsignor Anfossi in memoria di Papa Benedetto XVI a quello su Andrea Désandré in ricordo di Gianna Cuaz Bonis.

Uno spazio significativo è stato dedicato alle opere di restauro su edifici del patrimonio storico valdostano completate nel 2023 o a luoghi e edifici del patrimonio regionale riaperti al pubblico: dalla riapertura del museo Sarriod de la Tour a cura di Nathalie Dufour a quella del Santuario di Machaby di Margherita Barsimi, passando per la ricostruzione del Palazzo assistenziale Cogne a cura di Christian Armaroli.

Il Messager commemora anche alcuni anniversari significativi come i 50 anni dalla morte di Albert Deffeyes a cura di Jeannette Fosson, i 90 anni dalla nascita di Marcel Bich, le celebrazioni in onore di San Bernardo, i sessant’anni del Convitto Chabod, i vent’anni dell'Osservatorio Astronomico, i vent’anni della federazione della Dama Asd 1943/2023 e la messa online del sito dedicato alla resistenza dell’Istituto storico della resistenza a cura di Vilma Villot.

Il totale degli articoli e delle rubriche è di 53, mentre gli inserzionisti sono 49.

La sezione che riporta gli eventi dell’anno passato nei comuni valdostani ha ora un nuovo frontespizio e, abbandonando il titolo La page des souvenir, ritorna alla dicitura usata dallo stesso almanacco Messager negli anni '20, Coup d’oeil général, En Vallée d'Aoste.

Seguono le tradizionali sezioni dedicate agli Sport popolari, alla Batailles de reines e agli Avvenimenti nel mondo.

È presente anche uno spazio sportivo dedicato agli Sport di montagna a cura di Matteo Giglio, al Rally 2023 di Luca Casali e al TORX a cura di Davide Pellegrino.

Barzellette e Conte di Dzan fin e Dzan Fou rimangono costantemente presenti.

L’Agenda 2024 è dedicata allo scultore della pietra ollare Gino Daguin, mentre le foto del calendario sviluppano un concept di Fabio Dibello dedicato a foto panoramiche di alcuni paesi valdostani.

pi/cht

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore