Non c’era bisogno di interpreti per capire che Emily Rini, confermata coordinatrice di Forza Italia VdA nulla ha a che spartire con certe destre fuori dal tempo e negazioniste. Nel prendere la parola al congresso celebrato sabato scorso ha tuonato: “Noi siamo diversi, noi non possiamo lavorare con chi nega l'Olocausto, con chi punta a conquistare gli elettori che odiano ebrei, omosessuali, con chi ha paura del diverso da noi. Noi siamo un'altra cosa, siamo dei liberali di centro”.
Ha quindi rimarcato di rappresentare una forza politica in Valle d’Aosta, “quella forza in Valle d'Aosta profondamente autonomista, profondamente regionalista: non ho mai visto un governo di sinistra difendere le autonomie speciali. Ditelo questo, ditelo anche ai nostri amici dell'Union Valdôtaine: noi non siamo alternativi agli autonomisti, noi siamo alternativi alla sinistra”.
La Coordintarice ha poi puntualizzato: "Siamo autonomisti perché le uniche riforme portate avanti a livello statale in senso decentratore del potere, ovvero dare il potere ai cittadini, sono arrivate dal Centrodestra, dalla riforma del Titolo V in avanti”.
Guardando all’immediato futuro ha detto: “Il nostro obiettivo deve essere quello di rafforzare l'autonomia, che non deve essere sbandierata solo come uno spauracchio durante le elezioni per acchiapparsi due voti in più, ma deve essere rafforzata con dei rapporti leali, concreti, continui con le sedi dove le decisioni vengono prese: il Parlamento italiano e Bruxelles”.
Infine uno sguardo al Governo centrale. "Noi valdostani - ha esortato - dobbiamo essere molto grati ad Antonio Tajani perché da sempre dedica alla Valle d'Aosta un'attenzione quasi sproporzionata. Perché qualunque problema, ogni volta che noi gli sottoponiamo una criticità del nostro territorio, lui si adopera per dare una risposta. Questa è la politica di cui ha bisogno il nostro Paese, di cui ha bisogno anche la nostra Regione".