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CRONACA | 05 giugno 2023, 22:51

Ecco la tovaglietta che aiuta a comunicare chi è affetto da disturbi specifici del linguaggio

Per ristoranti, bar, locali valdostani ecco la tovaglietta che aiuta a comunicare chi è affetto da disturbi specifici del linguaggio

Ecco la tovaglietta che aiuta a comunicare chi è affetto da disturbi specifici del linguaggio

FIPE-Confcommercio e il Gruppo Donne Imprenditrici di FIPE promuovono su tutto il territorio “Io parlo con il dito”, la tovaglietta amica ideata dall’Associazione ClinicaMente in grado di aiutare le persone affette da disturbi specifici del linguaggio a comunicare quando si trovano in un ristorante o in un bar.

La tovaglietta “Io parlo con il dito” si ispira ai princìpi della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), un’area della pratica clinica rivolta a tutti coloro che presentano delle disabilità comunicative del linguaggio, sia permanenti sia temporanee.

Dopo la fase sperimentale realizzata a Milano con il supporto dell’EPAM e Confcommercio Milano, l’iniziativa sarà ora lanciata su tutto il territorio nazionale per sensibilizzare e informare i pubblici esercizi e le associazioni ad aderire al progetto sociale e a loro volta promuoverlo.

“L’iniziativa della tovaglietta comunicativa promossa da ‘clinicaMENTE’ per agevolare, nelle nostre attività, le persone affette da disturbi specifici del linguaggio, ha tutto il nostro appoggio – rileva Lino Stoppani, Presidente milanese (Epam) e nazionale (Fipe) dei pubblici esercizi Confcommercio – Alcuni operatori associati – fra pizzerie, bar, locali di Milano – hanno aderito alla sperimentazione con il test delle tovagliette e da parte loro è stata da subito dimostrata disponibilità. Questo è un segnale importante perché il pubblico esercizio ha un ruolo centrale non soltanto nel servizio e nella qualità che deve offrire o nell’attrattività che sa generare, ma anche nel valore sociale che è capace di esprimere. Valore sociale che si traduce nell’attenzione e nella responsabilità nei confronti del contesto in cui operano, fatto anche di persone che soffrono o vivono con qualche difficoltà. Seguiremo con attenzione gli sviluppi di questa campagna”. 

Dati sui disturbi del linguaggio

Dauna ricerca della Federazione italiana logopedisti (realizzata secondo le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità) circa il 7% dei bambini, in maggioranza maschi, è affetto dal disturbo primario del linguaggio, più frequente in età scolare. 1 bambino su 77 (tra i 7 e 9 anni di sesso maschile) presenta un disturbo dello spettro autistico (stima Ministero della Salute).

Il disturbo è detto specifico quando non è collegato o causato da altri disturbi evolutivi del bambino (come, ad esempio, ritardo mentale o perdita dell’udito).

red.pi.

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