I consiglieri comunali di Aosta appartenenti ad Area Democratica Gauche Autonomiste, Luciano Boccazzi e Diego Foti, nel Consiglio comunale di giovedì 23 marzo hanno presentato un ordine del giorno che prevedeva l'auspicio per la creazione "delle condizioni culturali, legislative e amministrative affinché non si verifichino situazioni di rappresentanza monogenere nelle giunte regionali e che siano garantite reali pari opportunità di accesso al Consiglio Regionale attraverso una rinnovata legge elettorale".
Un impegno che non solo rientrava, a dispetto delle dichiarazioni inopportune del Sindaco, negli indirizzi generali del Governo della Città di Aosta, "Le Pari Opportunità rappresentano un altro ambito di lavoro specifico dell’Assessorato. Nei prossimi cinque anni si intende, nel rispetto dell’articolo 3 della Costituzione italiana, mettere in atto azioni specifiche che, in autonomia o in collaborazione con altri assessorati comunali, con l’amministrazione regionale, le Istituzioni scolastiche e il Terzo Settore promuovano la rimozione degli ostacoli che ne impediscono il raggiungimento." Ma seguiva quella strada progressista e di rinnovamento proposta in campagna elettorale da tutto il movimento che a livello Regionale e Comunale ha animato il Progetto Civico Progressista.
Il triste spettacolo messo in scena dal PD e da esponenti di RC, rispetto all’ordine del giorno che si limitava ad auspicare il rispetto dei principi costituzionali, avrebbe potuto essere evitato dal Sindaco Nuti che aveva la possibilità di chiedere a tutti il rispetto di quanto contenuto nel programma di governo, evitando una sguaiata caduta di stile per giustificare l’ingiustificabile assenza di donne in una Giunta Regionale. Il Sindaco però ha fatto di peggio, dicendosi stupito per "una sinistra che litiga e si crea nemici da 100 anni".
Rispetto a questa affermazione gli chiediamo subito una presa di distanza, visto che, oltre a ricordarci bene quale sia il Programma di PCP, gli rammentiamo anche che è proprio grazie a quella sinistra “critica” e ai suoi elettori che oggi Nuti è Sindaco.
Capiamo la difficoltà del PD che a Roma, con la deputata Boldrini e la Segretaria Schlein, chiede il rispetto dei principi costituzionali, ma tanto più sono inaccettabili ad Aosta le affermazioni dell'Assessora Forcellati e della delegata in direzione Lazzarotto, che si trincerano dietro alla riforma della legge elettorale, quando la presenza della donna in giunta è una scelta politica o dietro alla non attinenza del tema con il Consiglio comunale quando lo stesso Consiglio si è spesso occupato nei suoi ordini del giorno di politica internazionale, diritti e altri temi più generali su scala mondiale. Il rispetto della Costituzione rientra in quei valori antifascisti di cui tutti i rappresentanti delle istituzioni dovrebbero essere portatori. E Area Democratica Gauche Autonomiste ha assunto il compito di difendere quei valori davanti all’elettorato aostano e valdostano: per nessuna ragione verrà meno a questo impegno. I Coordinatori Raimondo Donzel Carmela Fontana