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Consiglio Valle | 21 settembre 2022, 17:37

Sono legge 12 milioni di euro per famiglie e imprese

Nella seduta del 21 settembre 2022, il Consiglio Valle ha approvato, con 32 voti a favore (UV, AV-VdAU, FP-PD, SA, GM, Lega VdA, PlA) e 2 astensioni (PCP), il disegno di legge che contiene misure urgenti in materia di contenimento dei costi energetici delle famiglie e a favore degli investimenti delle imprese, mettendo in campo 12 milioni di euro per il 2022

Sono legge 12 milioni di euro per famiglie e imprese

Il testo, presentato dalla Giunta regionale l'8 settembre e poi emendato nel corso dell'esame delle Commissioni consiliari, è stato illustrato da due relatori, uno per la maggioranza e l'altro per la minoranza. In Aula è stato inoltre respinto un emendamento dai gruppi Lega VdA e Forza Italia per l'inserimento di una clausola valutativa della legge.

È stato inoltre approvato all'unanimità un ordine del giorno, sempre dei gruppi Lega VdA e FI, volto a prevedere una specifica forma di tutela a favore dei nuclei familiari nei quali siano presenti minori e/o soggetti con handicap grave.

Il Vicepresidente della quinta Commissione, a nome della maggioranza, ha ricordato che l'iniziativa legislativa dà attuazione a quanto previsto nell'assestamento di bilancio approvato a luglio, proponendo agevolazioni urgenti alle famiglie e alle imprese, dirette all'abbattimento dei costi aggiuntivi derivanti dal rincaro dei prezzi dell'energia e delle materie prime e al sostegno degli investimenti aziendali. Il Consigliere ha parlato di "tempesta perfetta": il Covid prima, la guerra in Ucraina, le sanzioni economiche, l'inflazione, il ricatto energetico, il cambiamento climatico rischiano di portare parte della popolazione e delle imprese, in vista delle stagioni autunnale e invernale, verso scelte che potrebbero rivelarsi molto difficili.

In particolare, è prevista l'erogazione di un contributo a fondo perduto a favore dei nuclei familiari con ISEE inferiore a 20mila euro, che sarà concesso per ordine cronologico di ricevimento delle domande (da presentarsi entro il 15 novembre) e nei limiti dello stanziamento di bilancio (4 milioni di euro); aiuti che sono cumulabili con le misure statali.

I contributi a fondo perduto per le imprese, come ha specificato il relatore di maggioranza, sono in continuità con le misure introdotte per il 2021 a sostegno delle attività turistico-ricettive e commerciali, delle aziende agricole, delle imprese industriali e artigiane, alle quali si aggiungono i rifugi alpini, gli alpeggi o mayen. Gli aiuti sono concessi per favorire il mantenimento della competitività delle aziende valdostane, a parziale copertura dei costi in beni strumentali o in opere di adeguamento sostenuti dal 1° giugno al 15 novembre 2022: la percentuale di intensità di aiuto è pari al 35 per cento della spesa complessiva ammissibile, per un importo minimo di 5mila euro e massimo di 200mila, ed è elevata al 45 per cento per gli investimenti finalizzati all'efficientamento energetico o al miglioramento dell'approvvigionamento idrico. Inoltre, in considerazione delle difficoltà in cui versa il settore dell'agricoltura dovute anche al deficit idrico e alla siccità, per le imprese agricole e i proprietari di alpeggi e mayen, il contributo pubblico è elevato al 45 per cento a prescindere dalla tipologia di investimento.

Il Consigliere segretario del gruppo Lega VdA, per l'opposizione, ha parlato di misura urgente che, però, arriva in ritardo e già sollecitata dai gruppi Lega VdA, Pour l'Autonomie e Forza Italia due mesi fa ma respinta dalla maggioranza. Il Consigliere ha inoltre lamentato il frettoloso passaggio nelle Commissioni consiliari di un provvedimento che, invece, presupponeva un approfondimento e sul quale le parti sociali hanno espresso la loro perplessità riguardo alla sua efficacia. Il Consigliere ha evidenziato i principali punti deboli e particolarmente sostanziali: l'esiguità della disponibilità economica messa in atto; la mancanza di chiarezza sul meccanismo di assegnazione in base alla progressività degli importi ISEE, sul fattore altitudine e di condizioni termiche invernali; gli aiuti alle imprese non fanno altro che premiare gli interventi già in atto indipendentemente dalla bontà dei progetti e incitano le imprese a indebitarsi ulteriormente; l'esclusione del settore dell'edilizia dalle dinamiche messe in moto dal disegno di legge in quanto i tempi ristretti di attuazione delle misure indirizzeranno i beneficiari verso soluzioni preconfezionate che esuleranno dall'attivazione di filiere lavorative locali. Il Consigliere si è quindi detto perplesso, perché si tratta di una misura di facciata e non di sostanza, un taccone economico che non favorirà l'economia reale: si poteva fare meglio e, soprattutto, prima.

Il dibattito

Il gruppo Lega Vallée d'Aoste, condividendo l'urgenza del contenimento dei costi energetici delle famiglie, del sostegno alle imprese e dell'approvvigionamento idrico, ha evidenziato che l'effetto pratico di questo provvedimento sarà minimo rispetto alle problematiche contingenti. Il gruppo ha ricordato la sua proposta di introdurre il "chèque énergie" per le famiglie nell'ambito dell'assestamento di bilancio: la somma che oggi viene prevista - 4 milioni di euro - avrebbe potuto essere utilizzata già a luglio, invece si arriva con grave ritardo, quando le famiglie devono già fare i conti con i rincari delle bollette. Inoltre, la parte in cui definisce la variabilità del sostegno alle famiglie non consente di conoscere in che modo saranno suddivise le risorse. Il gruppo ha parlato di bomba a orologeria che incombe sulle imprese, che stanno combattendo per cercare di sopravvivere, e anche qui le risorse previste sono insufficienti. La Lega VdA ha quindi parlato del pericolo di risorse individuate che potrebbero non bastare, che illudono ulteriormente famiglie e imprese e che non risolvono la situazione.

Il gruppo Federalisti Progressisti - Partito Democratico, nel rilevare la necessità di fare una buona comunicazione alla platea degli aventi diritto, ha sostenuto che il disegno di legge ha avuto il sostegno della Chambre valdôtaine, la quale ha evidenziato la necessità di intervenire urgentemente per compensare il rincaro delle materie prime, soprattutto energetiche: la scelta di intervenire non è quindi rinviabile al fine di liquidare entro fine anno i contributi straordinari. Riguardo alle risorse a favore delle famiglie, per il gruppo la discussione attorno all'ISEE è comprensibile, ma ampliando la platea si riduce anche il contributo una tantum. Sono oltre 3900 i nuclei familiari che hanno un reddito ISEE tra zero e 6mila euro: questo aiuto per chi fa fatica ad arrivare a fine mese non è che da applaudire. Per FP-PD si tratta quindi di misure per attenuare il momento difficile, non strutturali, ma compensative di una situazione critica.

Il gruppo Alliance Valdôtaine - Vallée d'Aoste Unie si è detto dispiaciuto che si minimizzi la portata di questo provvedimento, perché 12 milioni di euro di risorse pubbliche sono importanti e potranno risolvere molte situazioni di criticità. Per il gruppo, il tetto ISEE fissato a 20mila euro è frutto di una precisa volontà politica ed è superiore alla soglia prevista dallo Stato nelle misure varate nei giorni scorsi; inoltre, vi è l'impegno della Giunta a reperire nuove risorse per implementare l'aiuto con il fine di non lasciare indietro nessuno. Riguardo agli investimenti alle imprese, AV-VdAU ha parlato di proposta emergenziale, che non è strutturale ma di accompagnamento delle aziende che hanno la forza e la necessità di investire nella propria attività, con un'attenzione al settore dell'agricoltura che è il più colpito. Il gruppo ha ricordato il ruolo della microimpresa in Valle d'Aosta: aumentando dal 30 al 35 per cento l'intensità di contributo anche per gli investimenti di carattere generale e non solo per l'efficientamento energetico, per chi ha la capacità, si tratta di un tassello fondamentale che si somma agli altri che a livello statale sono stati e saranno messi in campo.

Il gruppo Forza Italia, annunciando il voto favorevole al disegno di legge, ha comunque espresso numerose perplessità osservando che la crisi energetica e gli interventi per mitigarla erano già stati portati all'attenzione del Consiglio nei mesi passati, con iniziative come quella del bon de chauffage e dello "chèque énergie". Le soluzioni proposte nel disegno di legge sono ben lontane dal tranquillizzare la popolazione e le imprese: le risorse sono esigue e arrivano in ritardo rispetto alle esigenze rappresentate dai valdostani. Inoltre, non si dispone di una banca dati che consenta di capire quali saranno gli effetti concreti della ripartizione delle risorse sulle tre fasce di ISEE.  Per quanto riguarda le imprese, l'importo di 8 milioni di euro, pur essendo più significativo rispetto a quello destinato alle famiglie (4 milioni), non è interamente finalizzato alla riconversione energetica e non sono chiare le priorità di erogazione in termini quantitativi. Per tutelare le aziende e, in particolare, i piccoli esercizi, preponderanti in Valle d'Aosta, sarebbe stato utile ridurre il costo delle bollette elettriche che incide in maniera significativa sull'attività d'impresa.

Il gruppo Union Valdôtaine ha sottolineato che nel mese di luglio è stata fatta una valutazione preliminare necessaria per dare risposte a sostegno di un tessuto sociale fortemente provato. Questo provvedimento si aggiunge ad altre iniziative già adottate negli ultimi due anni in numerosi settori che hanno avuto ricadute positive sul territorio. Per l'UV, il futuro deve puntare sugli investimenti a supporto del tessuto produttivo, il quale a sua volta, crea benefit per l'intera comunità, facendo da traino a tutto il tessuto socio-economico che deve crescere: in questo caso sono state valorizzate le tematiche dell'efficientamento energetico e del risparmio dell'acqua con un occhio di riguardo verso l'agricoltura. Secondo il gruppo, questo intervento, sebbene limitato dal punto di vista economico, è in grado di dare una risposta concreta al territorio e non è l'ultimo a sostegno di famiglie e imprese. Il Governo regionale ha rispettato le indicazioni ricevute nel corso del mese di luglio per sostenere il mondo produttivo e le famiglie valdostane.

Il gruppo Progetto Civico Progressista, nel ricordare l'aumento importante della povertà in Valle d'Aosta (mille nuclei familiari in più nella fascia da 0 a 6mila euro di ISEE), ha evidenziato, come già avvenuto durante l'assestamento di luglio, l'urgenza e la poca incisività della misura. Sono previsti solo 4 milioni per le famiglie, rispetto ai 7 milioni del bon chauffage; il contributo erogato, 300/400 euro per le fasce più deboli, non cambierà la situazione e le modalità di presentazione delle domande con click day e su piattaforma informatica, penalizzeranno principalmente gli anziani e le persone con difficoltà. PCP ha anche sottolineato che nel caso delle aziende, saranno proprio le piccole imprese a conduzione familiare, che sono state devastate da due anni di Covid e adesso si vedono ridurre ulteriormente i margini a causa degli aumenti dei costi energetici e non solo, le più penalizzate. Bisognava probabilmente intervenire in maniera consistente sulla riduzione degli affitti e sui costi energetici, invece sembra che si voglia aiutare solo chi è rimasto forte e chi ha avuto o ha gli strumenti per pensare agli investimenti, lasciando indietro chi non riuscirà nemmeno a presentare le domande. Per il gruppo non vi saranno dunque risposte realmente efficaci, né per le famiglie, né per le imprese.

Il gruppo Pour l'Autonomie ha preso atto che la maggioranza ha deciso di andare avanti con questo provvedimento senza voler ascoltare la voce della minoranza, che è stata quindi impossibilitata a presentare emendamenti. Parlare di famiglie e imprese è delicato: secondo PlA questo disegno di legge non guarda al futuro, non dà risposte né certezze a chi se le aspetta e avrà delle conseguenze negative sulla comunità.

L'Assessore allo sviluppo economico, nella replica, ha parlato di fase sociale molto delicata in cui bisogna dare delle certezze a chi è in difficoltà, con le risorse che ci sono a disposizione nel bilancio. Per l'Assessore, il Governo ha dimostrato di lavorare in collaborazione e solidarietà con il mondo economico e attraverso la Chambre si è cercato di trovare una soluzione su di un provvedimento che non risolverà i problemi ma che, in una fase di transizione, potrà essere di aiuto con due obiettivi: sostenere maggiormente le famiglie a complemento delle misure nazionali; supportare le imprese in questo momento di difficoltà, in parallelo con tutte le altre leggi regionali che sostengono il mondo imprenditoriale. L'Assessore ha evidenziato come le imprese ci siano e stiano lavorando e investendo con uno sguardo al futuro; è dovere quindi sostenerle senza perdere di vista le criticità del momento. Riguardo alle piattaforme informatiche, ha rilevato che queste sono l'unica strada per gestire misure di questa portata, ricordando l’importanza della collaborazione con i centri per l'impiego e i patronati per aiutare gli anziani e le persone con difficoltà. Per l'Assessore, governare significa fare le cose e renderle coerenti con il momento che la comunità sta vivendo.

L'Assessore all'agricoltura ha evidenziato la valorizzazione del settore agricolo contenuta nel disegno di legge, che prevede non solo il sostegno alle aziende ma anche agli alpeggi, consentendo a tutte queste imprese di rilevante importanza per il territorio valdostano di affrontare le future stagioni con contributi del 45 per cento. Il progetto presentato in Aula è solo uno dei tanti interventi del Governo a favore di uno dei settori più colpiti dall'emergenza in atto: ha riferito che, nella prossima seduta del Consiglio regionale, sarà proposta una misura che porrà attenzione al comparto zootecnico che prevederà l'utilizzo di 3 milioni di euro (utilizzabili in spesa corrente e non disponibili prima) sommabili agli 1,5 di stanziamenti nazionali; per gli altri comparti sarà utilizzato il residuo di spesa delle varie misure del PSR. Prosegue poi il monitoraggio delle aziende e all'analisi dei dati per pianificare le migliori politiche per gli anni a seguire. Per l'Assessore, bisogna dare un sostegno immediato e guardare al futuro per permettere la dignitosa sopravvivenza delle aziende agricole: questa norma non è una misura di facciata, ma un'azione concreta a cui ne seguiranno altre.

Per l'Assessore alla sanità e politiche sociali, questo provvedimento è un segnale importante della volontà del Governo di intervenire per integrare le misure attuate a livello nazionale, con un aspetto innovativo: portare il limite ISEE a 20mila euro (le misure statali prevedono un tetto di 12mila euro), perché troppe volte ci si dimentica di una fascia che ha un reddito basso ma che non prende mai aiuti e che rappresenta il tessuto sociale più importante della nostra società. Per l'Assessore, è miope e strumentale contrapporre famiglie e imprese nel sistema di aiuti: come Governo bisogna occuparsi del sistema Valle d'Aosta, che è fatto da imprese che producono reddito e lavoro, determinando così un minore impoverimento delle famiglie. Dare risorse alle imprese significa dare sostegno alle famiglie: il buono stato di salute imprenditoriale ha un impatto positivo sul benessere dei lavoratori e delle loro famiglie. Riguardo al problema del click day per la presentazione delle domande, l'Assessore ha annunciato che la Giunta sta reperendo ulteriori fondi per incrementare del 30 per cento la misura a favore delle famiglie affinché nessuno rimanga fuori.

L'Assessore al turismo e commercio ha evidenziato che le imprese trarranno beneficio economico da questa norma, dando anche un reale contributo alla sostenibilità ambientale. Ha poi voluto sottolineare che i 12 milioni messi a disposizione provengono dalla CVA, rappresentano una redistribuzione a beneficio della comunità e delle imprese e aiutano piccole e grandi economie con un occhio all'ambiente, al contrasto agli sprechi e alla sostenibilità.

Il Presidente della Regione ha chiuso il dibattito evidenziando che la politica ha il dovere di trovare delle soluzioni e delle mediazioni: il Governo, con questo provvedimento, lo ha fatto, confrontandosi con le parti sociali e le associazioni di categoria e, pur nei limiti delle disponibilità finanziarie, ha cercato di dare risposte, ampliando peraltro la platea dei beneficiari rispetto alle misure nazionali. Ha quindi confermato che questo impianto avrà un'iniezione di risorse aggiuntive derivanti da economie di bilancio e sulle quali si cercheranno delle soluzioni affinché siano erogate con forme di automatismo. 

red.

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