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Zona Franca | 23 giugno 2022, 11:28

Per una scuola valdostana cuore della comunità

Cittadinanzattiva 'ridare centralità alla Pubblica Istruzione con un Assessorato dedicato'

La profesoressa Maria Grazia Vacchina, presidente Cittadinanzattiva VdA

La profesoressa Maria Grazia Vacchina, presidente Cittadinanzattiva VdA

All’avvio dell’Esame di Stato 2022 per gli 843 maturandi valdostani, i 300 commissari e i 25 presidenti, viene spontaneo fare un bilancio di questo anno scolastico che si sta concludendo più serenamente del precedente grazie alla diffusione dei vaccini nel corpo docente e non docente e in parte degli allievi, un anno scolastico avviato regolarmente ma con grave carenza di personale, per cui molti insegnanti per la prima volta in cattedra sono stati chiamati anche per sostituire la percentuale sia pure ridotta di colleghi Novax e hanno lavorato sino alla conclusione dell’anno scolastico o si sono visti prorogare il contratto se impegnati nell’Esame di Stato (per il quale l’Amministrazione regionale ha scelto, come noto, l’obbligo di tre prove scritte in giorni contigui).

Per l’anno scolastico 2022/23 l’Amministrazione regionale, a differenza della maggior parte delle Regioni italiane, ha deciso di posticipare l’inizio delle lezioni al 19 settembre: una scelta finalizzata a contenere le lamentale sui ritardi, ma destinata altresì, come emerge dalle voci che raccogliamo, a mettere molte famiglie in difficoltà e a compromettere attività scolastiche già programmate e organizzate permetà settembre.

Che la scuola ricominci a settembre non è una novità di fronte alla quale ci si possa trovare impreparati: il pensiero va anche alla conseguente conclusione ritardata del prossimo anno scolastico con effetto a catena su scrutini ed esami ravvicinati, tanto che qualche scuola sta valutando se rinunciare a giorni di vacanza durante l’anno per superare il problema venutosi a creare, in linea peraltro con altre scelte regionali demandate alle scuole, come gli organici di fatto ovvero il numero delle classi autorizzate in base al numero degli alunni iscritti.

Viene il dubbio che tra Affari europei e Partecipate, Università e Politiche giovanili, siano troppe le competenze, i problemi e gli impegni in capo all’Assessorato rispetto all’Istruzione, che richiederebbe invece il necessario autonomo primato di investimento, una centralità unica, oggi più che mai, in linea peraltro con le nostre radici e determinante per il futuro della nostra comunità e in particolare dei giovani.

Cittadinanzattiva Valle d’Aosta - che sta esaminando a livello nazionale i dati raccolti attraverso un questionario anonimo sulla percezione che gli studenti hanno dell’Educazione civica e del PCTO (ex alternanza scuola/lavoro), cui, come per altri, hanno partecipato con particolare coinvolgimento gli studenti valdostani - invia un sentito augurio ai maturandi, con l’auspicio che le Commissioni non dimentichino le pesanti criticità non solo della pandemia.

Cittadinanzattiva Valle d’Aosta

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