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CRONACA | 06 aprile 2022, 11:35

Sondaggio Codacons VDA: liste d'attesa troppo lunghe, mancate cure ai no covid

L'intervento del presidente Giampiero Marovino: "Urge attivare una struttura pandemia ed evitare di penalizzare l’utenza bisognosa di cure extra covid"

Giampiero Marovina

Giampiero Marovina

Il sistema economico, sociale e sanitario del Paese nel suo complesso, Valle d’Aosta compresa, è stato messo a dura prova dalla situazione emergenziale causata dalla pandemia.

Reduci da questa interminabile pandemia di COVID-19 il Codacons VDA ha voluto verificare se e come il covid ha condizionato nelle abitudine quotidiane dei valdostani.

Lo ha fatto attraverso un sondaggio tra i propri associati comportamenti e stili di vita durante la pandemia che, peraltro, non è ancora terminata anche se le restrizioni sono state notevolmente allentate.

Al sondaggio hanno partecipato 357 famiglie iscritte al Codacons ed il 66,7% ha denunciato un aumento generalizzato dei prezzi, mentre il 5,5% non sono aumentati e per il 27,8% solo leggermente. E gli aumenti hanno riguardato per 66,7% gli alimenti. Per quanto riguarda gli acquisti il 29,4%, durante la pandemia, lo ha fatto più frequentemente on line; il 41,2 come sempre ed in prevalenza gli acquisti hanno riguardato per il 35,3% indumenti, scarpe e accessori, l’11,8% non ha acquistato nulla.

Per quanto riguarda i beni di prima necessità l’83,3% è stata nella normalità e per il 16,7% è stata ottima. Ma le difficoltà maggiori nella reperibilità hanno riguardato alcool e disinfettanti, consegne dei pasti a domicilio, farina, uova e lievito, mascherine, l’accesso alle banche.

Reperibilità.

Il sondaggio ha riguardato anche le problematiche legate ai servizi di luce, gas e telefonia; per il 41,2% i problemi sono aumentate mentre il 35,3% non ne ha avuto. In particolare i problemi hanno riguardato l’aumento dei prezzi, la lentezza di connessione soprattutto per lo smartworking.

“Mi piace sottolineare – che il 44,4% si è detto soddisfatto per il nostro intervento per cercare di risolvere i problemi; mentre il 50% ha risolto i problemi senza intervento della nostra associazione”.

Un altro problema più volta evidenziato è stata la difficoltà a trovare interlocutori negli uffici pubblici. 

Nell’analisi conclusiva Marovino sottolinea: “Per certi aspetti il consumatore si è trovato a dover sopperire a problematiche mai avute e non sapendo cosa fare si trovato è di fronte ad un bivio, vale a dire o far finta di nulla e rimandare la soluzione del problema oppure reagire subito per risolverlo”.

 E dal sondaggio pubblicato sul Gazzettino del Codacons VdA di marzo,emerge chiaramente che “l’intervento dell’Associazione è stato di grande aiuto perché ha aiutato il consumatore a sentirsi meno solo ad affrontare i problemi”

red. cro.

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