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CRONACA | 09 luglio 2025, 14:30

Fermare l’ictus prima che colpisca: due giornate gratuite per prendersi cura di sé

L’ictus non è un destino: è spesso la conseguenza di abitudini che si possono cambiare, se si è informati, supportati e motivati

Lorella Zani

Lorella Zani

L’ictus non manda avvisi. Arriva all’improvviso, cambia la vita, lascia segni profondi. Ma nella maggior parte dei casi si può prevenire. Ecco perché l’associazione A.L.I.Ce. Valle d’Aosta torna in campo con due nuove giornate di screening gratuito dedicate alla popolazione: sabato 2 agosto a Morgex, nella Sala Polivalente di La Ruine, e domenica 3 agosto presso il Municipio di Châtillon.

Numeri alla mano, l’ictus è una delle minacce più serie alla nostra salute. In Italia è la terza causa di morte, la prima in assoluto di disabilità. Ogni anno colpisce circa 185.000 persone, tra nuovi casi e recidive. In Valle d’Aosta sono circa 250 i valdostani che ne vengono colpiti ogni anno. Ma c’è una notizia che vale la pena sottolineare: si stima che fino al 90% degli ictus possa essere evitato. Il che significa che non siamo inermi. Possiamo agire, possiamo proteggerci. E possiamo farlo insieme.

A.L.I.Ce. Valle d’Aosta (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale), presieduta da Lorella Zani, da anni si batte per far crescere la consapevolezza e promuovere la prevenzione attraverso gesti concreti. Le due giornate di agosto vanno in questa direzione. Chi parteciperà potrà effettuare, in modo totalmente gratuito, controlli mirati su colesterolo, glicemia, pressione arteriosa e fibrillazione atriale. Sarà compilata una scheda di valutazione individuale e, in base ai risultati, i neurologi valuteranno l’opportunità di un ecocolordoppler carotideo. Questo esame sarà offerto in via prioritaria anche a tutti gli over 50 che non lo abbiano mai fatto.

L’obiettivo è semplice ma potente: aiutare le persone a conoscere e gestire i propri fattori di rischio modificabili, come ipertensione, diabete, sovrappeso, colesterolo alto, fumo, sedentarietà. Perché l’ictus non è un destino: è spesso la conseguenza di abitudini che si possono cambiare, se si è informati, supportati e motivati.

Il tutto avverrà in un clima sereno, accogliente, grazie all’impegno dei volontari e alla professionalità dei medici coinvolti. Ogni mattina potrà accogliere circa 50 partecipanti. Per questo è necessaria la prenotazione, telefonando al 324 6098740, dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 13:00.

Sette milioni di persone, ogni anno, nel mondo, non sopravvivono all’ictus. Altri cinque milioni vivono con gravi disabilità. Eppure, in tanti casi, sarebbe bastato poco per evitarlo: un controllo, una dieta più sana, un’attività fisica regolare, la consapevolezza del proprio stato di salute.

Prevenire è un atto di responsabilità, ma anche di amore. Verso sé stessi e verso chi ci sta accanto. Non aspettiamo che qualcosa accada. Fermiamolo prima. Conoscere il proprio rischio è il primo passo per cambiare rotta.

Facciamolo insieme. Facciamolo ora.

je.fe.

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