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CRONACA | 09 luglio 2025, 15:13

Addestramento in Veneto per i nuovi alpini dell’Esercito

Tutti gli allievi hanno in comune la scelta di appartenere al Corpo degli Alpini, attratti dal fascino della montagna e delle sue sfide, dal prestigio e dall’operatività dei reggimenti alpini

Addestramento in Veneto per i nuovi alpini dell’Esercito

Centotrenta giovani alpini hanno ricevuto sabato scorso il cappello con la penna nera, simbolo del Corpo di soldati di montagna più famoso, al termine di una cerimonia solenne all’Aquila, presenti il Sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Carmine Masiello, il Comandante delle Truppe Alpine Michele Risi e il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero.

Tutti gli allievi hanno in comune la scelta di appartenere al Corpo degli Alpini, attratti dal fascino della montagna e delle sue sfide, dal prestigio e dall’operatività dei reggimenti alpini, in prima linea per la sicurezza in Italia e all’estero: la brigata Taurinense sta per schierarsi in Libano con l’ONU, la Julia fa parte della Forza di reazione della NATO, entrambe forniscono un contributo importante all’operazione Strade Sicure sul territorio nazionale.

Tra le 130 giovani penne nere (22 le donne), provenienti da tutte le regioni italiane, ci sono anche dieci veneti (quattro della provincia di Vicenza, quattro di Verona e due di Treviso).

Dopo undici settimane di corso al Centro Addestramento Alpino di Aosta, con lunghe marce, ascensioni impegnative, corsi di sci, alpinismo e combattimento in montagna, i militari del corso “Solarolo III” (dal nome di una battaglia della Grande Guerra in cui l’Aosta meritò la medaglia d’oro al valore) hanno viaggiato verso il capoluogo abruzzese per l’ultima settimana del percorso che li ha portati nelle Truppe Alpine dell’Esercito.

Dopo la puntata sugli Appennini con l’ascensione sul Gran Sasso, il ritorno sulle Alpi e in particolare sulle Dolomiti, dove i 130 nuovi alpini stanno attualmente svolgendo attività in montagna in Veneto. Ieri un gruppo è partito dal ponte degli Alpini di Bassano del Grappa, diretto al Monte Corno, mentre il secondo gruppo ha raggiunto con una marcia di 35 km Cortina d’Ampezzo, provenendo dalla Val Pusteria.

Stamattina il primo gruppo è salito in funivia alla Tofana di Mezzo, per un’escursione che ha portato i giovani militari a Lagazuoi e al Passo Falzarego, percorrendo anche una via ferrata. L’ascensione al Monte Cengio è stata al centro della giornata del secondo gruppo.

Nei prossimi giorni si terranno marce e ascensioni sulle montagne del Veneto e del Trentino, sempre con l’equipaggiamento e l’arma individuale, per un peso di circa 30 kg. Venerdì il ricongiungimento dei due gruppi a Borgo Valsugana, dopo l’omaggio ai Caduti della Prima guerra mondiale presso l’ossario sul Monte Pasubio.

L’addestramento, che combina la dimensione alpinistica con quella storica, si concluderà domenica con il tradizionale pellegrinaggio insieme all’Associazione Nazionale Alpini sul Monte Ortigara, teatro di una delle battaglie più cruente della Grande Guerra.

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