Sarà l’assessore regionale Luciano Caveri a cercare di sbrogliare la matassa delle chiusura, nel comprensorio, di alcune strutture scolastiche e socio culturali.
Infatti, come si legge in una nota, i gruppi di opposizione dei comuni di Châtillon e Saint-Vincent, “preoccupati della progressiva delocalizzazione dei servizi e del depauperamento dell’offerta formativa e lavorativa dei loro territori, chiedono alla Giunta Regionale un incontro urgente, per discutere la situazione e comprendere quali sono le intenzioni dell’esecutivo regionale per rivitalizzare il secondo polo urbano della Valle d’Aosta”.
I firmatari della richiesta dicono di “non capire quale sia la ratio che vede chiudere le scuole, non valorizzare le strutture, di proprietà pubblica, presenti, per dar loro una destinazione sanitario-assistenziale e, non ultimo, perché non si parla più di una riconversione delle strutture industriali, come la ex-Tecdis”.
Per i gruppi di opposizione nei consigli comunali di Chatillon e Saint Vincent, “da troppi anni che il territorio viene depauperato, è il momento di dire basta”. Hanno chiesto l’incontro con la Giunta regionale “per portare la voce di circa 12.000 cittadini che hanno bisogno di servizi, scuole e posti di lavoro”.
I gruppi opposizione invitano, infine, “le rispettive maggioranze ad unirsi a loro, per dare, su un argomento che tocca da vicino tutti i cittadini, un’immagine di unità che travalica i campanilismi e gli schieramenti politici”.










