/ Salute in Valle d'Aosta

Salute in Valle d'Aosta | 01 dicembre 2021, 12:19

Sei casi di Aids in Valle quest'anno

La Responsabile della struttura ospedaliera di Malattie infettive, Silvia Magnani, ricorda che 'l'emergenza sanitaria continua a togliere risorse alla gestione delle malattie croniche'

Silvia Magnani

Silvia Magnani

I casi di infezione da Aids diagnosticati in Valle d'Aosta nel 2021 sono stati sei, ovvero tre uomini e altre donne, esattamente come nel 2020. Lo ha reso noto oggi la Usl VdA, in occasione della Giornata Mondiale contro l’Aids, fissata l'1 dicembre di ogni annodonne (n. 6 nel 2020).

Tre casi sono stati rilevati dall’attività di ambulatorio nel periodo antecedente l’emergenza sanitaria, quando la pressione della pandemia era meno intensa, altri tre sono emersi dalla diagnostica di pazienti in fase di ricovero ospedaliero per patologie opportunistiche concomitanti, due di questi in fase di malattia troppo avanzata per consentirne la sopravvivenza nonostante l'importante sforzo messo in campo con terapie antiretrovirali e di supporto aggressive.  

“Purtroppo l'emergenza sanitaria continua a togliere risorse alla gestione delle malattie croniche – dice la Responsabile della Struttura di Malattie infettive,  Silvia Magnani (nella foto) - se da una parte, grazie alle vaccinazioni, il numero di casi, di ricoveri e di occupazione delle terapie intensive per Covid è nettamente inferiore rispetto a un anno fa e se abbiamo la possibilità di agire tempestivamente contro il coronavirus con gli anticorpi monoclonali, il Remdesivir e le terapie antinfiammatorie specifiche, dall'altro lato il carico sulle spalle delle strutture ospedaliere per la gestione di casi gravi tra i non vaccinati e per la somministrazione di terapie tempestive ed efficaci in pazienti a rischio che non avevano ancora ricevuto la dose booster di vaccino rischia di rallentare  la continuità dell'attività ambulatoriale".

“Tutto questo  - conclude Magnani - pone i nostri pazienti affetti da Aids in difficoltà rispetto alle opzioni terapeutiche successive, nonostante gli ottimi risultati ottenuti anche in Valle come nel resto d'Italia nella gestione di questa grave malattia e nel recupero di questi pazienti alla vita sociale e lavorativa”.

i.d.

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore