Quando è morto, o meglio quando è stato assassinato Giuseppe 'Pino' Betemps, il 72enne di Saint-Christophe il cui corpo senza vita è stato trovato martedì 19 ottobre da un vicino di casa nella cantina della sua abitazione con un cappio a intorno al collo e segni di violenza sul corpo? Se lo chiedono gli investigatori della Squadra mobile della questura di Aosta e sapere il giorno del suo decesso sarebbe utile anche per capire chi potrebbe averlo ucciso.
Durante il sopralluogo nell'abitazione che Pino condivideva con il fratello Giorgio, 68enne con gravi problemi di disabilità, gli agenti della Mobile hanno rinvenuto una schedina del Superenalotto: nel giorno della giocata Giuseppe Betemps era certamente in vita perchè era lui e sempre e solo lui a recarsi ad Aosta per gli acquisti di casa e le commissioni. Comprava il giornale quasi tutti i giorni alla rivendita/tabaccheria nella piazzetta di corso Ivrea, ad Aosta. "Un uomo di poche parole - lo ricordano in tabaccheria - che dimostrava forse più degli anni che aveva. Entrava, prendeva il giornale e posava i soldi sul banco; un saluto, qualche scambio di battute in patois, ma nulla di più; della sua vita non sapevamo praticamente nulla. Ogni tanto giocava al Superenalotto ma non ricordiamo l'ultima volta che è venuto qui a giocare. Sono passati ormai diversi giorni e francamente chi poteva immaginare cosa sarebbe successo?".
Che si tratti di omicidio, per gli inquirenti non ci sono dubbi: gli accertamenti medico-legali hannoi rilevato delle ferite alla testa, oltre alla frattura di un polso e del naso, segni evidenti di aggressione e/o collutazione avvenuta poco prima della morte.
Il cappio attorno al collo potrebbe essere stato utilizzato per strangolare la vittima, anche se l'autopsia non ha saputo svelare con certezza quale sia stata la causa del decesso. Gli inquirenti al riguardo stanno aspettando i risultati degli ultimi rilievi svolti dalla polizia scientifica.
La procura aveva aperto da subito un fascicolo per omicidio a carico di ignoti, ma non aveva escluso neppure l'ipotesi del suicidio. Durante la perquisizione dell'appartamento dell'uomo sono stati trovati anche mille euro in contanti, circostanza che fa scartare l'ipotesi del delitto a scopo di rapina.
Il cadavere fu scoperto nella cantina della casa dove Pino Betemps abitava da diversi anni insieme al fratello 68enne Franco, gravemente disabile.
Anche Giuseppe era fisicamente malato ma era lui a provvedere alla sopravvivenza di quel familiare ancora più sfortunato di lui. Era Pino a recarsi quotidianamente ad acquistare viveri e beni di prima necessità; Franco non riusciva a badare a se stesso: a Saint-Christophe tutti lo vedevano quasi ogni giorno camminare per strada con un secchio pieno d'acqua, diretto da nessuna parte.
I fratelli Betemps vivevano in uno stato di disagio sociale evidente, circondati da vestiti vecchi, bottiglie di vetro, cassette e vecchi ferri arrugginiti. Pare che alcuni vicini si fossero offerti di aiutarli, così come l'Amministrazione comunale, ma che loro, o meglio Pino, avessero sempre rifiutato ogni intervento.
Quel martedì mattina i vicini di casa erano intervenuti per prestare soccorso a Franco, notato denutrito e quasi privo di sensi sulla porta di casa. Era in stato di grande confusione e molto provato; di Giuseppe nessuna traccia: il vicino lo aveva trovato poco dopo steso a terra in cantina, morto da giorni e con una corda attorno al collo.