C'è una storia di equivoci e mancata comunicazione tra familiari, evidentemente, a monte dell'operazione di soccorso che oggi domenica 16 maggio ha coinvolto guide alpine del Soccorso alpino valdostano-Sav e della Guardia di finanza, con elicottero e squadre a terra, nel zona del bivacco Regondi-lago Clusaz sopra Ollomont.
I genitori di un ragazzo francese che si trovano a Milano nel pomeriggio di oggi hanno allertato il 112 dicendo che il loro figlio non dava notizie di sé da ieri ed era andato in escursione a Ollomont insieme a quattro amici italiani, tutti di Milano. Immediatamente, visto anche il maltempo che imperversa sulla Valle, sono scattate le ricerche di tutti e cinque gli escursionisti, che avevano detto di essere diretti al lago Clusaz sopra località Glassier di Ollomont, con tappa al bivacco Regondi-Gavazzi.
I carabinieri hanno individuato la vettura del francese nel parcheggio di Glassier: da lì sono partite squadre di ricerca a piedi mentre un elicottero con a bordo guide ed équipe medica si è messo a battere la zona. Mentre la preoccupazione aumentava, il giovane francese è stato ritrovato sano e salvo nei pressi del bivacco, dove ha pernottato.
Ignaro dell'allarme dato dai suoi genitori, ha detto di sentirsi bene e di non avere necessità di intervento sanitario. Quanto ai quattro milanesi, sono rientrati in auto già ieri, sabato, alle loro abitazioni. Nessuno evidentemente ha ritenuto di dover avvisare dei propri spostamenti e quindi far rientrare l'allarme ma una cosa è certa: il conto del soccorso qualcuno dovrà pagarlo.