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CRONACA | 16 maggio 2021, 21:23

Incolumi e nemmeno dispersi gli escursionisti sopra Ollomont, ma il conto del soccorso qualcuno lo pagherà

Una squadra di soccorritori alla ricerca del giovane francese

Una squadra di soccorritori alla ricerca del giovane francese

C'è una storia di equivoci e mancata comunicazione tra familiari, evidentemente, a monte dell'operazione di soccorso che oggi domenica 16 maggio ha coinvolto guide alpine del Soccorso alpino valdostano-Sav e della Guardia di finanza, con elicottero e squadre a terra, nel zona del bivacco Regondi-lago Clusaz sopra Ollomont.

I genitori di un ragazzo francese che si trovano a Milano nel pomeriggio di oggi hanno allertato il 112 dicendo che il loro figlio non dava notizie di sé da ieri ed era andato in escursione a Ollomont insieme a quattro amici italiani, tutti di Milano. Immediatamente, visto anche il maltempo che imperversa sulla Valle, sono scattate le ricerche di tutti e cinque gli escursionisti, che avevano detto di essere diretti al lago Clusaz sopra località Glassier di Ollomont, con tappa al bivacco Regondi-Gavazzi. 

I carabinieri hanno individuato la vettura del francese nel parcheggio di Glassier: da lì sono partite squadre di ricerca a piedi mentre un elicottero con a bordo guide ed équipe medica si è messo a battere la zona. Mentre la preoccupazione aumentava, il giovane francese è stato ritrovato sano e salvo nei pressi del bivacco, dove ha pernottato. 

Ignaro dell'allarme dato dai suoi genitori, ha detto di sentirsi bene e di non avere necessità di intervento sanitario. Quanto ai quattro milanesi, sono rientrati in auto già ieri, sabato, alle loro abitazioni. Nessuno evidentemente ha ritenuto di dover avvisare dei propri spostamenti e quindi far rientrare l'allarme ma una cosa è certa: il conto del soccorso qualcuno dovrà pagarlo.

pa.ga.

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