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Governo Valdostano | 09 marzo 2021, 10:05

Controlli obbligati ai confini ma senza programmazione vaccini dal Covid non si esce

Controlli obbligati ai confini ma senza programmazione vaccini dal Covid non si esce

Le chiusure a macchia di leopardo, le decisioni improvvise, la mancanza di programmazione sono la causa di un malessere generale che causa esasperazione.

E' stata espressa la necessità di chiarimenti dal primo ministro Mario Draghi, ieri lo ha fatto: non è un caso che abbia scelto l’8 marzo e non è la Festa della donna che lo ha ispirato. Sono passati esattamente 365 giorni dall’ufficialità dello stato di emergenza, era il 9 marzo quando l’allora primo ministro Giuseppe Conte annunciava il lockdown generale.

Purtroppo le cose sembrano peggiorate, le parole di programmazione certa che ci aspettavamo non sono arrivate, continuiamo a sperare, ora l’unica soluzione, l’unica via d’uscita sono i vaccini, che non abbiamo peraltro, ancora speranza e solo speranza.

La Valle d’Aosta non è più quell’isola felice che solo i più diversamente giovani ricordano, idati del contagio aumentano in modo preoccupante e correre ai ripari non è facile, le cause vanno analizzate affinché si possano prendere delle contromisure.

Un facile populismo fa pensare a quel turismo forzato delle seconde case, a quel turismo che ha portato una boccata di ossigeno alle nostre aziende, purtroppo un turismo che viene da zone altamente contagiate e gli ingressi nella nostra regione sono praticamente privi di controllo.

Il presidente della regione Erik Lavevaz, anche prefetto, con la possibilità di adottare norme più restrittive ma sul nostro territorio, non per i confini internazionali, si è rivolto agli organi nazionali competenti per una maggiore sensibilizzazione riguardante maggiori controlli.

Sabato e domenica in piazza della Repubblica ad Aosta le macchine di provenienza Francia e Svizzera erano tante e ben vengano, le nostre maggiori località turistiche, nonostante i divieti di lasciare il proprio comune nelle regioni dove l’arancione è diventato ancora più scuro erano affollate, ora non sono certo le presenze che ci preoccupano anzi, le aspettiamo con impazienza anche se sono una goccia d’acqua nel deserto, quello che ci preoccupa sono proprio le mancanze di controlli, la certezza che i turisti che arrivano non possano essere causa di diffusione di quel virus che ci sta devastando.

Governatori coraggiosi hanno preso decisioni coraggiose, con grande sacrificio la comunità li ha assecondati e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, non siamo un’isola, ma anche gli ingressi nella nostra regione non sono tantissimi, è sufficiente che tutti facciano il loro, i vaccini non sono poi così lontani, impareremo a convivere con questo virus, le malattie che l’uomo ha saputo sconfiggere con i vaccini sono tante e terribili, sconfiggeremo anche questo e torneremo, speriamo presto, alla normalità.

m.r.

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