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CULTURA | 31 agosto 2020, 13:02

Le regole di Piero Vuillermin per 'sopravvivere' in provincia. E ad Aosta

Pierluigi Vuillermin

Pierluigi Vuillermin

'Come una pietra che cade - esercizi di sopravvivenza in provincia' è l'accativante titolo dell'ultimo volume dello scrittore-narratore valdostano Pierluigi Vuillermin, insegnante di filosofia e storia.

'Cone una pietra che cade' è una raccolta di ventidue racconti-prose brevi suddivisa in quattro sezioni, precedute da un Prologo che illustra i contenuti e il senso della raccolta e seguite da un Epilogo in forma di apologo conclusivo.

In chiave autobiografica scrittore osserva le 'posture' dei suoi personaggi e persino delle cose, dove posture non sono solo posizioni dei corpi nello spazio ma modi di esprimere sentimenti, ideologie, desideri, odio e amore, necessità e inutilità.

Le sezioni del libto sono 'Studi sul presente: riflessioni politiche sull'attualità nello spirito della polemica e senza disincanto'; 'Genealogie imperfette: lo scavo dell'io-talpa alla ricerca del proprio irredimibile passato biografico'; 'Cronache della città di Aosta: episodi, avventure e parabole della vita di provincia'; 'Minima Scholastica: i soliloqui di un insegnante sul suo lavoro e sulla scuola in generale'.

"Se l'esistenza va avanti per conto proprio - è opinione di Pierluigi Vuillermin - ciò che importa è la capacità di mettere, in bella copia, delle note a margine del suo corso, per quanto assurdo, folle e imprevedibile esso possa sembrare".

Vuillermin vive e lavora ad Aosta; nel 2012 ha pubblicato il suo primo libro 'Palanka. Brevi raccomandazioni per chi si reca in Valle d’Aosta'; collabora con la rivista di filosofia 'Kaiak'.

red. cro.

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