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Aosta Capitale | 02 aprile 2020, 13:24

Aosta: Mobilità quasi a zero, migliora sensibilmente la qualità dell'aria

RESTIAMO A CASA - l'effetto principalmente legato alla riduzione del traffico veicolare è più evidente per il biossido diazoto (-39%); La riduzione delle polveri PM10 appare più evidente nelle dirette vicinanze della Cogne Acciai Speciali

Una stazione di rilevamento Arpa

Una stazione di rilevamento Arpa

Traffico ridotto ai minimi storici degli ultimi 60 anni, ad Aosta, a causa delle norme anti-coronavirus che limitano la mobilità e così nel mese di marzo si sono notevolmente abbassati i valori di PM10 e biossido di azoto, i due inquinanti caratteristici dei mesi invernali. Lo rende noto Sara Favre, presidente del Consiglio Comunale di Aosta, che ha diffuso questa mattina i dati dell'Arpa sulla qualità dell'aria nel capoluogo regionale.

L'Agenzia Arpa, che ha garantito anche in questo periodo il monitoraggio continuo della qualità dell’aria, ha valutato gli impatti di questi primi giorni di restrizioni e confrontato i dati rilevati al periodo 8 - 30 marzo a quelli abitualmente registrati, tenendo ovviamente conto del fatto che la diminuzione deivalori di PM 10 e biossido di azoto avviene ogni anno nel mese di marzo per via del mutamento delle condizioni meteorologiche, che con l’avvicinarsi della primavera diventano man mano sempre più favorevoli alla riduzione delle emissioni e alla dispersione degli inquinanti.

Sono stati analizzati i dati della stazione di fondo urbano di Aosta in piazza Plouves, sia per il biossido d’azoto (NO2), sia per le polveri PM10. Per queste ultime, al fine di avere un quadro quanto più completo possibile, sono stati analizzati anche i dati della stazione industriale di Aosta in via Primo Maggio, poiché tra le limitazioni dovute all’emergenza vi è stata anche la chiusura delle attività dell'acciaieria Cogne Acciai Speciali.

Stando ai dati raccolti, l’effetto principalmente legato alla riduzione del traffico veicolare è più evidente per il biossido diazoto (-39%) che per il PM10. La riduzione delle polveri PM10 appare più evidente nelle dirette vicinanze della Cas.

"Queste considerazioni - si legge nella nota dell'Arpa - non devono far pensare che non ci siano azioni che possono portare aduna riduzione complessiva dell’inquinamento da polveri, ma piuttosto far riflettere sulla natura 'globale' del fenomeno e sulla necessità di agire con misure strutturali a larga scala che siano di sistema, con durata stabile nel tempo". 

i.d.

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