Il Centro Funzionale Meteo della Regione Autonoma Valle d'Aosta rileva che circolazione a grande scala è caratterizzata sino ad almeno martedì prossimo da correnti atlantiche occidentali, a tratti più umide ed intense, e miti a partire da sabato. Il tempo sulla nostra regione sarà pertanto variabile, specie sui settori occidentali, più interessati da nuvolosità e precipitazioni, ed in genere più soleggiato ed asciutto sui settori orientali; da sabato sensibile aumento delle temperature in montagna.
GIOVEDI 30 GENNAIO
Al mattino poco nuvoloso con velature alte e sottili. Da fine mattinata nuvolosità in aumento e nel pomeriggio cielo grigio con deboli precipitazioni da metà pomeriggio sui settori di confine N ed W e limite delle nevicate oltre i 1700m.
Temperature: in aumento tranne le minime nel fondovalle, stazionarie o irregolarmente in calo.
Pressione: in diminuzione al mattino, poi stazionaria.
Venti: 3000 m al mattino da NW moderati; nel pomeriggio da W-NW, da moderati a forti in serata. Nelle vallate occidentali qualche episodio di favonio, deboli occidentali altrove.
VENERDI 31 GENNAIO
Al mattino sui rilievi di confine N ed W nuvolosità irregolare sino a localmente nuvoloso, sul resto della regione sereno o poco nuvoloso. Nel pomeriggio ovunque sereno o poco nuvoloso.
Temperature: in aumento. Clima mite, soprattutto in montagna.
Pressione: stazionaria.
Venti: 3000 m al mattino da NW, moderati in indebolimento; nel pomeriggio calmi o deboli da SW. Nelle valli deboli brezze.
PERICOLO VALANGHE
Problemi valanghivi: neve ventata e neve fresca.
Neve fresca ventata su strati sfavorevoli, accumuli fortemente instabili. Il pericolo maggiore è nei settori ovest e diminuisce spostandosi verso est dove i quantitativi di neve fresca sono inferiori.
Distacco provocato: oltre i 2000 m instabilità superficiale del manto sia per la neve fresca (ulteriori 50 cm nei settori occidentali) sia per la presenza di nuovi lastroni di superficie diffusi alle esposizioni N-NE-E-SE-S. Uno sciatore/escursionista può facilmente provocare il distacco di lastroni di superficie soffici o più coesi inglobando anche una parte del vecchio manto (punto debole le vecchie croste o strati di cristalli sfaccettati). Pertanto il distacco può innescare valanghe di medie/grandi e in singoli casi molto grandi dimensioni che scorrono velocemente lungo i pendii più ripidi. Atteggiamento cautelativo nella scelta degli itinerari.
Distacco spontaneo: scaricamenti e valanghe di neve a debole coesione diffusi durante la nevicata dai pendii ripidi. Valanghe a lastroni di grandi e molto grandi dimensioni oltre il limite del bosco a causa del vento che aumenta il sovraccarico della neve fresca su superfici lisce o cristalli a debole coesione in particolare alle esposizioni orientali e meridionali. Queste ultime percorrendo i canali abituali, possono raggiungere il fondovalle sia con la componente nubiforme, sia con la componente densa.












