Il Centro Funzionale Meteo della Regione Autonoma Valle d'Aosta informa che una circolazione depressionaria centrata sull'Europa occidentale tende a transitare lentamente verso levante facendo affluire correnti più umide che alterneranno schiarite a addensamenti, talvolta importanti.
SABATO 25 GENNAIO
Solo in parte soleggiato con qualche addensamento per transito di nubi medio-alte.
Temperature: in lieve calo, salvo le minime nel fondovalle.
Pressione: in calo.
Venti: 3000 m deboli sud-occidentali; a regime di brezza nelle valli.
DOMENICA 26 GENNAIO
PERICOLO VALANGHE
Il manto nevoso è stabile. Il pericolo maggiore è quello di scivolare su neve dura. Utili e spesso necessari coltelli e ramponi.
La possibilità di distacco provocato è molto bassa: man mano che si sale di quota, ci sono vecchi accumuli da vento molto duri soprattutto in prossimità delle creste, ben visibili e stabili.
Dalla serata e durante la notte una debole nevicata apporta qualche cm di neve fresca sulla dorsale di confine con la Francia; accompagnata da venti da NW determina la formazione di piccoli accumuli in quota presso creste e colli.
Localmente isolate valanghe da slittamento dai pendii molto ripidi erbosi/rocciosi sotto i 2200 m che, interessando tutto il manto, posso raggiungere le grandi dimensioni. La migliore gestione per gli escursionisti/sciatori è evitare di passare/sostare al di sotto dei pendii con evidenti fessurazioni (bocche di balena).
Valanghe spontanee
Valanghe da slittamento dai pendii molto ripidi erbosi/rocciosi sotto i 2500 m circa, anche di grandi dimensioni - sia di giorno che di notte.
Escursionisti/sciatori: evitare di passare in prossimità e al di sotto delle zone con evidenti fessurazioni da scivolamento (bocche di balena).
Rari scaricamenti di neve umida dalle barre rocciose, dalla tarda mattinata e dai pendii soleggiati, prevalentemente sotto i 2300 m.
Valanghe provocate
Rari nuovi piccoli accumuli, ben visibili, sopra 2500 m circa sui pendii meridionali. Poggiano su neve per lo più dura. Potrebbe bastare il passaggio di uno sciatore/escursionista per destabilizzarli, tuttavia è poco probabile. In quota ci sono vecchi accumuli da vento duri e ben visibili: in rari casi ne è possibile il distacco nei pressi di bruschi cambi di pendenza oppure a ridosso di creste e colli.
TENDENZA PERICOLO VALANGHE
Sabato in possibile leggero rialzo nei settori nord-occidentali.
CONDIZIONI GENERALI
Innevamento e Manto nevosoInnevamento buono e ancora al di sopra della media tra 1900 e 2300 m nonostante siano ormai 20 giorni che non nevica. Nelle valli laterali, neve continua oltre i 1600-1900 m a sud, oltre i 1200-1500 m a nord. Nella valle centrale limite neve più alto. Man mano che si sale di quota zone erose, anche fino al terreno in prossimità di dossi e creste, e accumuli nelle conche. Valanghe osservate (ultime 24h)nessuna. Sciabilità: da mediocre a pessima. Neve vecchia e molto variabile.Croste di vario genere più o meno portanti alternate a lastre ghiacciate. Neve trasformata sui versanti ripidi soleggiati, che si ammorbidisce solo sui pendii più ripidi al disotto dei 2300 m durante le ore centrali della giornata.Salendo di quota le croste da vento diventano molto più dure e ci sono sastrugi soprattutto sui pendii settentrionali. In poche localizzazioni molto fredde e riparate dai venti, dove il bosco crea ombra o nelle zone più pianeggianti, si trova neve vecchia soffice o cristalli sfaccettati.














