E' caccia ai 'furbetti dell'Imu' nella località turistica ai piedi del Monte Bianco, dove vi sono seconde case in cui i proprietari o i loro coniugi hanno chiesto al Comune di ottenere la residenza anagrafica.
L'Amministrazione municipale sospetta che scorporando il proprio nucleo familiare si vogliano creare due luoghi delle rispettive residenze (come nel caso di una coppia che in realtà vive insieme) per attuare, spiega il sindaco Stefano Miserocchi, "una manovra elusiva delle norme fiscali al fine di poter fruire del beneficio dell'esenzione Imu riconosciuto per la dimora abituale forzando la norma di esenzione".
La giunta comunale ha deliberato gli "indirizzi per le azioni di controllo" (spesa massima di 20 mila euro). Una ditta specializzata dovrà verificare la "sussistenza della contestuale dimora abituale e della residenza anagrafica del contribuente e del proprio nucleo familiare", "l'intestazione delle utenze, relativi consumi, per appurare se l'uso dell'immobile sia compatibile con l'abitualità della dimora" e "dove lavorano il possessore e i componenti" della famiglia.