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POLITICA | 08 ottobre 2018, 14:57

Presidente Spelgatti, 'non mi dimetto, aspetto mozione di sfiducia'

Presidente Spelgatti, 'non mi dimetto, aspetto mozione di sfiducia'

Alla conferenza stampa sulla finale delle Batailles des moudzons era intervenuta definendo gli allevatori valdostani "eroi come il gruppo leghista di questa Giunta regionale ormai divisa, gente che lotta e che non si arrende mai".

E oggi alla conferenza stampa di presentazione delle prossime manifestazioni organizzate dall'Association régionale Amis des Batailles de Reines la Presidente del Gouvernement, Nicoletta Spelgatti, ha ribadito ed esteso il concetto facendo anche capire di essere già in campagna elettorale e che è dal mondo degli allevatori e agricoltori valdostani che intende far partire i suoi messaggi al resto del mondo politico regionale.

"Nessun addio - ha scandito sottolineando di non essere intenzionata a dare le dimissioni - noi (lei, Aggravi e Sammaritani ovvero gli assessori leghisti ndr) andiamo avanti, siamo qui per combattere, si parla di una mozione di sfiducia, se vogliono la facciano, noi siamo qui per combattere". E parlando della mozione di sfiducia che dovrebbe essere presentata dalla minoranza nelle prossime ore ha detto: "Se gli altri riusciranno a buttarci giù, che lo facciano ma noi andiamo avanti sempre e comunque. Adesso siamo ancora qua in attesa di vedere questa mozione di sfiducia costruttiva che sembrava fatta, ma evidentemente la logica delle poltrone la fa da padrona, noi aspettiamo serenamente". 

Poi ha ribadito un concetto già espresso nell'aula del Consiglio prima e alla conferenza dei Compagnons des moudzons poi: "Sono stata zitta fino ad ora ma adesso che la maggioranza è venuta fuori allo scoperto, con tutte le sue fratture al suo interno, è arrivato finalmente il momento di uscire dalle logiche del Palazzo, che sono lontanissime da quelli che sono gli interessi e il bene dei cittadini valdostani ed è ora di ritornare in mezzo alla gente". Spelgatti ha poi precisato: "Questo non significa dire addio, è l'esatto contrario, significa andare fuori a combattere per la gente e non per la logica del diciottesimo consigliere che ti dice 'se dici questo cade la maggioranza', 'se fai questo cade la maggioranza', 'se ti muovi in questa direzione cade la maggioranza'".

E ha concluso: "Siamo qua per combattere e non certo per dare le dimissioni, diverso sarebbe se si riuscisse ad andare a elezioni, cosa ben auspicabile per cambiare questo tipo di sistema, ma ci deve essere un tot di consiglieri che siano pronti a dare le dimissioni; noi ci siamo, ma tutti quanti insieme, non che io apro una crisi di maggioranza poi gli altri trovano una maggioranza alternativa perché noi abbiamo ceduto le armi, questo non esiste".

red. cro.

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