Inchiesta Gruppi, ultimo atto. Sarà infatti celebrato domani, giovedì 29 marzo il processo in Corte di Cassazione nei confronti di 15 consiglieri regionali tra attuali ed 'ex' condannati in Appello per le presunte spese irregolari effettuate con i fondi pubblici destinati ai Gruppi consiliari regionali.
Sono ricorsi al terzo grado di giudizio (in primo grado erano stati assolti tutti i 27 originari imputati) per reati che vanno dal peculato al finanziamento illecito dei partiti e all'indebita percezione di contributi pubblici. Le pene variavano da un massimo di due anni e quattro mesi ad un minimo di quattro mesi.
La Corte di Appello di Torino, il 14 febbraio 2017, aveva condannato a un anno e 10 mesi di reclusione Marco Vierin (Stella Alpina), a un anno e 10 mesi a Dario Comé (Stella Alpina), a un anno e 5 mesi ad Alberto Zucchi (Pdl), a un anno e 10 mesi a Carmela Fontana (Pd), a un anno e 8 mesi a Raimondo Donzel (Pd), a un anno e 8 mesi a Gianni Rigo (Pd), tutti per peculato. Per finanziamento illecito ai partiti, inoltre, erano stati condannati a 10 mesi e 24 mila euro di multa Leonardo La Torre (Federation Autonomiste), a 4 mesi e 10 mila euro di multa Claudio Lavoyer (Federation Autonomiste), a 6 mesi Ruggero Millet (Pd), a 4 mesi e 14 mila euro di multa Patrizia Morelli, Albert Chatrian, Giuseppe Cerise e Roberto Louvin (Alpe).
Erano stati assolti con formula piena, con sentenza che confermava quella di primo grado, André Laniece (Stella Alpina), Enrico Tibaldi (Pdl), Davide Avati, Giuseppe Rollandin, Erika Guichardaz, Emilio Zambon e Giovanni Sandri (Pd), Diego Empereur, l'assessore regionale alle Finanze Ego Perron, Osvaldo Chabod e Guido Grimod (Union Valdotaine) e Chantal Certan (Alpe). I giudici avevano stabilito l'interdizione dai pubblici uffici per Comé, Lattanzi, Benin, Fontana, Donzel, Rigo, Viérin e Zucchi. L'allora procuratore capo di Aosta Giancarlo Avenati Bassi aveva chiesto la condanna per tutti.